Busalla 2020: fra Apollo 13, space economy e vita nell’Universo

Torna il Festival dello spazio ideato, nel 2017, da Franco Malerba, il primo astronauta italiano

Rischiava di diventare l’edizione più sottotono, tra tutte e quattro quelle svolte finora. E invece promette di essere quella più ricca di contenuti e con il maggior numero di interventi.

Il Festival dello Spazio di Busalla, edizione 2020, è confermato. Sarà dedicato alla vita nel cosmo e si svolgerà nei giorni 3, 4 e 5 luglio nella tradizionale sede di villa Borzino, ovviamente con tutte le restrizioni ancora da rispettate a causa dell’emergenza sanitaria. Che, per fortuna, non è riuscita a fermare la macchina organizzativa dell’ormai abituale appuntamento estivo nella città dello Scrivia, 25 chilometri prima di Genova, quella che diede i natali a Franco Malerba, il primo astronauta italiano, volato nello spazio a bordo della missione Shuttle STS 46 nell’estate del 1992. Proprio in occasione del 25esimo anniversario della sua missione, a fine luglio del 2017, Malerba ha ideato questo evento pubblico dedicato all’esplorazione spaziale.

La kermesse si avvale del supporto e della collaborazione di molte istituzioni, aziende ed enti.  Ideata e realizzata con l’assessore alla Cultura di Busalla, Fabrizio Fazzari, gode del supporto della Fondazione Compagnia di San Paolo, di Leonardo e di partner scientifici quali Esa, Asi, Inaf, Cnr, Altec, Istituto Italiano di Tecnologia ed European Global Navigation Satellite Systems Agency. “Per quanto riguarda l’Italia – spiega Malerba – il 2020 rappresenta un anno particolare per lo spazio, grazie al Ministero per lo Sviluppo economico che ha promosso un programma di space economy ricco di contenuti. Ecco perché anche quest’anno ci sarà una sezione dedicata“.

“Nell’ambito del nuovo approccio ai progetti che guarda ai 17 obiettivi di sviluppo sostenibile dell’agenda Onu” – dice Francesco Profumo, presidente della Fondazione Compagnia di San Paolo – “abbiamo totale convinzione che il sapere scientifico sia parte essenziale della cultura di una nazione. Il Festival dello Spazio va in questa direzione”.                                                                 

Fred Haise e Apollo 13

Nella giornata inaugurale, il Festival partirà col botto: in collegamento video da Houston, arriverà il saluto di Fred Haise, uno dei tre astronauti della celebre “odissea spaziale” di cui ad aprile si sono celebrati i cinquant’anni (all’anniversario Cosmo ha dedicato copertina e coverstory del numero 7). Haise, pilota del modulo lunare dell’Apollo 13 e collaudatore principale del prototipo di shuttle, l’Enterprise, aprirà il Festival dialogando con Malerba, grazie anche alla collaborazione dell’Associazione ASIMOF.

Oltre ad Haise, un altro astronauta sarà in collegamento video: Luca Parmitano, da Houston, commenterà la sua missione Beyond nel pomeriggio di domenica 5 luglio.

Dell’Apollo 13 si parlerà ancora nella serata di domenica 5, con la proiezione (nella corte adiacente a villa Borzino) del film omonimo di Ron Howard, di un’introduzione storica della missione e di altri video  con i commenti di Haise.

L’equipaggio dell’Apollo 13 in una foto d’epoca: da sinistra, Jim Lovell, Jack Swigert e Fred Haise (immagine: Nasa)

I contenuti

“Qualora le regole di distanziamento personale limitassero l’accesso a villa Borzino” – precisa Malerba – “si prevede la ritrasmissione in tv streaming per raggiungere tutti gli appassionati che vorranno assistere in diretta o in differita. Il programma scientifico del Festival, le relazioni degli studiosi, dei planetologi, degli esobiologi e la mostra Esopianeti di Euresis ci aiutano a definire gli scenari compatibili con la vita in diversi ambienti estremi, terrestri ed extraterrestri. L’esposizione delle missioni Cheops e Juice, l’una appena lanciata, l’altra in preparazione, ci iniziano rispettivamente alla esplorazione degli esopianeti terrestri e delle lune ghiacciate di Giove”.

La sessione New Space Economy

Come detto, anche quest’anno sono previste sessioni dedicate alla new space economy: interverrà la Fondazione Amaldi, che promuove l’economia spaziale attraverso il fondo di investimento “Primo Space”. È in programma, nel pomeriggio del 3 luglio, un panel, moderato da Guido Conforti di Confindustria, di alcune aziende italiane impegnate in attività spaziali, a confronto con protagonisti della rivoluzione economica del settore. Con Maria Cristina Falvella, presidente della Fondazione Amaldi, si parlerà di lista dei progetti e delle imprese in corso di formalizzazione nella conferenza intitolata: “La new space economy in Italia: l’impegno della Fondazione, dell’Asi e il fondo per le startup Primo Space”.

Sarà presente anche Cosmo: il 5 luglio, alle 10 del mattino, il direttore responsabile Walter Riva dialogherà con Emilio Cozzi, direttore della sezione Space Economy della rivista e conduttore della trasmissione televisiva Forbes Space Economy, nell’incontro intitolato: “Spazio privato: cambio di paradigma”.

Spettacoli… e una mostra

Durante il Festival sarà visitabile Exoplanets, l’esposizione prestata dal Meeting di Rimini e realizzata dall’associazione di Astronomia e Astrofisica Euresis. Con una importante sequenza di pannelli, la mostra racconta come si scoprono gli esopianeti e quali missioni spaziali hanno raccolto immagini e dati di questi mondi.

Sarà anche rappresentato Porchetta Mission, un monologo scritto e interpretato da Gianfelice D’Accolti: in chiave ironica e surreale il monologo racconta il viaggio verso una meta siderale, l’asteroide Porchetta.

Si potrà presenziare alle conferenze nella sala della villa prenotandosi su Eventbrite dal sito del Festival. Meteo permettendo si potrà assistere agli eventi tramite un ledwall posizionato in un’area aperta di villa Borzino. Gli incontri potranno essere seguiti in diretta streaming tramite la pagina facebook della kermesse.

Il programma completo e in dettaglio lo trovate sul sito ufficiale dell’evento.

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