Domanda di Salvatore Pellegrino del 27/05/2022

Domanda salve, desideravo porre una domanda circa la pericolosità di impatto per la Terra di asteroidi e comete. Su cosmo maggio 2022 si sottolinea la maggiore pericolosità delle comete perchè provengono da più lontano rispetto agli asteroidi. Come mai ad osservarle sono per primi gli osservatori solari spaziali? Potreste riportare l'esempio di una cometa in passato avvistata e che avrebbe potuto costituire inizialmente un pericolo per la Terra? A che distanza si trovava dalla Terra quando è stata avvistata e dopo quanto tempo avrebbe impattato con la Terra se la sua traiettoria avesse puntato verso la Terra? chiedo inoltre di specificare altri parametri importanti della traiettoria sottolineando le ragioni della difficoltà della sua determinazione per oggetti provenienti da regioni molto lontane (fascia kuiper e nube oort). Saremmo oggi in grado di rispondere efficacemente in caso di pericolo imminente? Nella rivista leggo che ci sarebbe poco da fare (anche per asteroidi di grandi dimensioni) ma penso che sempre qualcosa sarebbe fatto. Cosa in particolare? Sonda per deviarne traiettoria? Cordiali saluti
Autore Salvatore Pellegrino
Risponde Walter Ferreri
Risposta Non c’è da stupirsi se una cometa (prossima al Sole) viene avvistata prima da un osservatorio solare spaziale, in quanto esso, trovandosi al di fuori dell’atmosfera e mascherando il disco del Sole, è avvantaggiato nel vedere degli astri prossimi alla nostra stella, mentre dalla superficie terrestre il cielo reso chiaro dall’atmosfera ne ostacola la visione. Un esempio celebre di cometa del passato che avrebbe potuto (e che potrà) costituire un pericolo per la Terra è quello della 109P/Swift-Tuttle, scoperta il 16 luglio 1862 e che avrebbe potuto impattare la Terra meno di un mese dopo, dal momento che la sua traiettoria attraversa l’orbita terrestre. Per fortuna, la Terra e la cometa hanno attraversato questo punto di incrocio in momenti differenti. Al momento della scoperta, la cometa si trovava ad una distanza di oltre 100 milioni di km. Ecco dei parametri importanti dell’orbita di questa cometa. Semiasse maggiore: 26,1 UA; eccentricità, 0,96; perielio, 0,96 UA; afelio, 51,8 UA; inclinazione, 113°; periodo, 133 anni; longitudine del nodo ascendente (Ω), 139°; argomento del perielio (ω), 153°; ultimo passaggio al perielio, 11 dicembre 1992; prossimo passaggio al perielio, 12 luglio 2126. Tra l’altro è stato messo in evidenza che se nel prossimo passaggio la cometa dovesse essere in ritardo, potrebbe sussistere un rischio (sia pure molto remoto) di un suo impatto con il nostro pianeta. Sarebbe un evento catastrofico dal momento che il suo nucleo misura circa 26 km di diametro. Per fortuna gli ultimi studi dimostrano che le probabilità di un tale evento siano quasi nulle. Per oggetti provenienti da regioni molto lontane la determinazione esatta dell’orbita è resa difficoltosa dal fatto che di essa se ne osserva solo una piccola porzione (quella in prossimità del perielio). Effettivamente attualmente si può fare molto poco per evitare un’eventuale collisione con uno di questi corpi celesti, anche se sono state prese in considerazione diverse misure difensive, valide soprattutto per oggetti di piccole dimensioni ed avendo molto tempo a disposizione, ad esempio un allontanamento tramite vele in mylar o l’utilizzo di un “trattore gravitazionale”. L’utilizzo invece di una carica esplosiva nucleare sarebbe una risorsa estrema, anche perché una percentuale (sia pure piccola) dei frammenti raggiungerebbe la Terra.

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