Domanda di Salvatore Pellegrino del 04/02/2021

Domanda Salve, a pag 32 di Cosmo luglio 2020 leggo: i telescopi a terra grazie all'ottica adattiva e operando nel vicino infrarosso eguagliano le prestazioni del telescopio spaziale Hubble. Tuttavia questo non succede nella banda ottica dove Hubble vince la "contesa". Come mai? la banda ottica non è ricevuta perfettamente dai telescopi terrestri che con diametri maggori dovrebbero assicurare prestazioni migliori di quelli spaziali? Cordiali saluti
Autore Salvatore Pellegrino
Risponde Walter Ferreri
Risposta Come è noto, l’ottica adattiva consente di compensare la turbolenza atmosferica che distorce le immagini telescopiche. Le distorsioni sono provocate da piccolissime differenze di temperatura tra gli strati o le celle d’aria in movimento, le cui dimensioni variano da pochi centimetri a parecchi decimetri. Tutte le celle sono in rapido movimento lungo il percorso della luce che arriva al telescopio, spesso in differenti direzioni e a diverse altitudini. Ciascuna cella agisce come una debole lente, spostando leggermente i raggi luminosi che la attraversano. Il risultato è un’immagine confusa che oscilla velocemente, variando il suo aspetto tipicamente centinaia di volte al secondo. Per ripristinare l’immagine originale, ovvero quella che si avrebbe se non ci fosse l’atmosfera, un sistema di ottica adattiva deve essenzialmente svolgere due scopi: determinare tutte le distorsioni in ciascun istante e imporre direzioni opposte ad un elemento ottico lungo il percorso di luce del telescopio. Sia le dimensioni angolari che la rapidità delle distorsioni sono peggiori a lunghezze d’onda visuali che non nel vicino infrarosso. Ecco il motivo per il quale dalla superficie terrestre si riesce a compensare meglio un’immagine a maggiore lunghezza d’onda (rosso e, soprattutto, vicino infrarosso) che non dove l’occhio umano manifesta la massima sensibilità (giallo-verde). Pertanto, nel vicino infrarosso i telescopi di grandi dimensioni possono fornire immagini in relazione al loro potere risolutivo, che è maggiore di quello dell’Hubble. Ma la stessa correzione non si riesce ancora ad ottenere nel visibile. Ecco perché l’Hubble, trovandosi al di fuori dell’atmosfera, supera in queste minori lunghezze d’onda i giganteschi telescopi al suolo. Ma si sta lavorando molto in questa direzione e, si spera a breve, che i dispositivi di ottica adattiva saranno in grado di correggere adeguatamente le immagini anche nel visibile.

Iscriviti alla newsletter

Email: accetto non accetto