Domanda di Massimo Dall’Ora, Istituto Nazionale di Astrofisica del 04/04/2022

Domanda In relazione alla domanda del lettore Sig. Marco Mordini, vorrei precisare che la Scienza attuale, pur risentendo di tutti i limiti delle attività umane, funziona con un meccanismo molto robusto di verifica di ogni affermazione, in base al quale ci si può generalmente fidare delle affermazioni contenute in una pubblicazione, perché è certo che uno o più "referee" hanno vagliato ogni singola frase pubblicata dagli autori. Questo la rende affidabile e "democratica", perché a chiunque è consentito pubblicare dei risultati, ma a patto che questi siano documentabili. E in questo sta contemporaneamente la sua "non democraticità": la Scienza non è una opinione, è ciò che si riesce a dimostrare. E' vero che ci sono angoli e punti di vista, ma ogni risultato, una volta confermato, diventa un "fatto", e non più una "opinione". E' invece necessario un approccio molto umile: se io trovo strana la formula F = ma, prima di mettere in discussione un risultato considerato robusto, dovrei forse interrogare me stesso ed ammettere onestamente se davvero ho cosa significa fare "m" per "a". Questo implica molto probabilmente un passaggio per studi specifici ma, purtroppo, nel mondo social spesso si tende a rifiutare il fatto che l'acquisizione e l'elaborazione di informazioni corrette passano per anni di sudore, che mal si sposano con le letture on-line, i cui contenuti quasi sempre sono non verificati. Infine, sui danni prodotti dalla Scienza: non ne ha prodotti, la Scienza è mera conoscenza, è l'essere umano a scegliere a volte (troppo spesso) di fare di tale conoscenza un uso dannoso.
Autore Massimo Dall'Ora, Istituto Nazionale di Astrofisica
Risposta Ringraziamo Massimo Dall'Ora per questa doverosa precisazione. Ricordiamo che la lettera di Marco Mordini a cui fa riferimento è stata pubblicata sul n. 26 di Cosmo (marzo 2022) alla pagina 87, con il titolo "Terrapiattisti e complottisti" e la risposta del direttore Walter Riva (La redazione).

Iscriviti alla newsletter

Email: accetto non accetto