Domanda di Augusto Galliano del 22/08/2021

Domanda Da pochi mesi uso la Skyris 236 mono oltre che per le riprese planetarie anche per quelle DSO. Il problema e' che non riesco a elaborale con Registax 6.1 (M17;M57) oppure in modo molto limitato (M5). Pronlema di camera o di programma? PS: Nei filmati l'oggetto DSO si vede.
Autore Augusto Galliano
Risponde Giuseppe Donatiello
Risposta Non è chiaro che cosa intenda per “non riuscire a elaborare le immagini”, poiché Registax è soltanto un programma d’impilamento (stacking) immagini, con limitate regolazioni delle stesse per i soli parametri fondamentali (luminosità, gamma, contrasto, RGB, ecc.), nonché la trasformata wavelt e alcuni filtri di denoise. Invitiamo a essere sempre esaustivi nell’esporre i vari problemi anche con dettagli ritenuti secondari. Queste informazioni ci permettono di avere un’idea più chiara del problema senza rimanere nel vago. Se, come scrive, gli oggetti ripresi si vedono nei filmati non è certamente un problema di camera. Registax 6 non brilla per stabilità e la versione 6.1 (risalente al 2011!) è facile al blocco, specialmente quando si esige di farla operare con video o immagini molto grosse. Il programma funziona, infatti, sia con video in formato AVI non compresso, sia con immagini singole nei comuni formati JPG, BMP, TIFF e PNG. Nel suo caso non dovrebbe avere grossi problemi, giacché la Skyris 236 mono imbarca un CMOS da 1920x1600 pixel, però i problemi possono insorgere se il file video da impilare sia piuttosto “pesante”. Alcuni programmi non permettono di processare file sopra un certo limite di “peso” o dimensione dei frame. Nel primo caso dovrebbe verificare se tale limite esista, magari selezionabile nella disponibilità dei settaggi per meglio adattarlo al PC, registrando filmati di durata diversa (ad esempio 10, 20, 30, 40, 50, 60 secondi) e verificare sperimentalmente quando il programma non lavora più bene. Altrettanto il problema potrebbe dipendere dal gran numero di punti di allineamento selezionati e dalla loro area in pixel. In questi casi compaiono messaggi di errore o avvisi del tipo Out of Memory. Tuttavia, provi prima a selezionare un’area di allineamento più piccola (quella di default è di 512 px), questo alleggerisce notevolmente l’impiego di risorse sia di RAM sia CPU. Ovviamente, al termine dello stack e del processo, dovrà estendere a tutta l’immagine mediante lo specifico comando (Do All). Per completezza, mi permetto di ricordarle che esistono altre valide scelte con cui ottenere risultati analoghi se non migliori. Ad esempio, per pianeti e campi stellari, funziona benissimo AutoStakkert! 3 (non più aggiornato dal 2018). Potrà inoltre usare convenientemente la funzione Live Stack di SharpCap per ottenere in tempo reale la somma dei singoli frame che la camera sta catturando. Questa funzione è certamente migliore del classico stack sugli oggetti deep-sky verso i quali lei sembra avere un certo interesse. Singoli frame catturati con SharCap (o qualsiasi altro software di gestione di camere CMOS) potranno essere inoltre allineati e sommati con programmi come DeepSkyStacker (DSS). Se il problema non si presenta con file di durata migliore, nulla vieta di eseguire la cattura di filmati brevi, passare allo stack per ottenere singole immagini da salvare nel formato desiderato, eseguire delle regolazioni mirate con l’editor preferito e quindi sommarle sia con lo stesso Registax oppure DSS, per restare tra i programmi gratuiti. L'immagine dell'ammasso globulare M5 è stata ottenuta con una tecnica del tutto simile a quella appena descritta.

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