I primi fenomeni celesti di maggio

IN ATTESA DI COSMO N. 39 (MAGGIO 2023), UN’ANTICIPAZIONE DEI PROSSIMI EVENTI

2 MAGGIO: MARTE OCCULTA UNA STELLA NEI GEMELLI

Nelle ore serali è possibile assistere all’occultazione della stella TYC 1910-01431-1 di magnitudine +10 da parte di Marte, che invece appare di magnitudine +1,4.

L’esatto istante di inizio del fenomeno può variare di alcune decine di secondi a seconda della località d’osservazione a partire dalle 22:40 di Tempo Civile con la scomparsa dell’astro dietro il lembo oscuro del pianeta, di cui è evidente l’aspetto “gibboso”.

La riapparizione sul bordo illuminato del disco di Marte si verifica dopo circa 3,5 minuti, per una durata massima, per l’Italia, di appena 220 secondi.

Le osservazioni si prospettano difficili per la grande differenza (oltre 8 magnitudini) nelle luminosità apparenti dei due oggetti.

2-7 MAGGIO: SATURNO E SIGMA AQUARII AL MATTINO

Il lento moto diretto da cui è animato ha portato Saturno ad avvicinarsi sempre più a Sigma Aquarii: nei primi giorni del mese il pianeta inanellato transita 12’ a sud della stella di magnitudine +4,8.

La configurazione celeste che ne risulta è visibile senza difficoltà appena prima dell’alba, quando i due protagonisti sono sufficientemente alti sull’orizzonte sud-orientale.

Osservazioni ripetute per alcuni giorni permetteranno di rilevare il variare della posizione del pianeta rispetto a Sigma Aquarii.

3/4 MAGGIO: LUNA E SPICA IN CONGIUNZIONE

Dalle ultime luci del tramonto fino ai primi bagliori dell’alba, il cielo notturno è dominato dalla luminosa presenza della Luna, quasi completamente Piena, in transito nell’estesa costellazione zodiacale della Vergine.

Nelle ore comprese tra la calata del Sole e la discesa del nostro satellite naturale sotto l’orizzonte occidentale, tra le luci dell’alba che vanno intensificandosi, è possibile seguire il progressivo avvicinamento della Luna a Spica (Alfa Virginis).

La distanza apparente tra i due astri diminuisce dagli iniziali 5° fino a 2°,3 nell’istante della congiunzione in Ascensione Retta, che si verifica poco prima della loro scomparsa sotto la linea dell’orizzonte.

5 MAGGIO: ECLISSE PARZIALE DI LUNA DI SOLA PENOMBRA

La sera del 5 maggio si verifica un’eclisse Parziale di Luna di sola penombra, visibile da Europa, Africa, Asia, Australia, oceano Indiano.

Nell’istante del massimo, alle 19:23 Tempo Civile, il disco lunare risulta quasi totalmente immerso (quasi il 97% del proprio diametro) nella frazione meridionale del cono di penombra della Terra.

Il fenomeno è teoricamente visibile, nelle sole fasi finali, anche dall’Italia: la Luna sorgerà già in piena eclisse tra le 19:45 (Lecce) e le 20:45 (Aosta), contemporaneamente alla calata del Sole.

La presenza delle intense luci del tramonto e la bassa altezza sull’orizzonte renderanno però inosservabile l’uscita della Luna dalla penombra della Terra; l’eclisse terminerà alle 21:32 TC, con il cielo che nelle regioni centro-settentrionali è ancora rischiarato dalle luci del crepuscolo

6/7 MAGGIO: SCIAME DELLE ETA AQUARIDI

Nelle ore che precedono l’alba è osservabile lo sciame meteorico delle Eta Aquaridi, il cui massimo di attività si verifica nelle ore serali del giorno 6.

È uno sciame abbastanza ricco, con valori dello Zhr (il tasso orario di attività con il radiante allo zenit) attorno a 65, ma dalle nostre latitudini è osservabile nelle sole ore mattutine e con qualche difficoltà, a causa della bassa altezza sull’orizzonte del radiante; quest’anno le osservazioni saranno inoltre notevolmente disturbate dalla contemporanea presenza in cielo della Luna quasi completamente Piena.

9-10 MAGGIO: MARTE E POLLUCE IN CONGIUNZIONE

Nelle ore che seguono il tramonto il cielo occidentale è dominato dalla luminosa coppia costituita da Venere e Marte, separati da una ventina di gradi, tra le stelle dei Gemelli.

Tra la prima e la seconda decade del mese il Pianeta rosso viene a trovarsi in congiunzione con Polluce (Beta Geminorum): la sera del 10 maggio Marte transita 5°,1 a sud della stella che è di tonalità paragonabile a quella del pianeta, ma più luminosa di 0,2 magnitudini.

La minima separazione angolare di 5° tra il pianeta e Polluce viene raggiunta nelle prime ore del giorno 9.

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