Una nuova classe di asteroidi ricchi d’acqua

Sono collocati all’interno della Fascia degli asteroidi

Migrazione dei planetesimi nella fascia degli asteroidi durante la crescita e l'evoluzione dinamica dei pianeti (Nature Astronomy)

Grazie a un nuovo studio condotto nella gamma infrarossa dello spettro, sono stati identificati alcuni asteroidi che non appartengono a nessuna classe conosciuta.

Sono collocati all’interno della Fascia degli asteroidi, proprio tra Marte e Giove e sono simili al pianeta nano Cerere: ricchi di acqua. Secondo i modelli, questi asteroidi sono stati spostati da complessi processi dinamici dalle regioni esterne del nostro Sistema solare fino alla fascia degli asteroidi, poco dopo la loro creazione.

Questi asteroidi sono molto importanti perché sono come i mattoncini Lego che rimangono dopo la costruzione di un monumentale diorama planetario. In effetti, essi sono i resti dei materiali che sono stati utilizzati per costruire i pianeti del Sistema solare, quattro miliardi e mezzo di anni fa.

All’interno di questi piccoli corpi e nei loro frammenti ci sono molte reliquie dei tempi antichi, che, come una bussola, puntano direttamente al processo di formazione dei pianeti.

L’acqua in effetti, avrebbe potuto raggiungere la Terra proprio a bordo di questi piccoli corpi provenienti dal sistema solare esterno. Infatti, prima di essi, i mattoni usati per costruire i pianeti nel sistema solare interno tendevano ad essere aridi e privi di questo prezioso elemento.

Ma i nuovi spettri infrarossi osservati dall’Osservatorio Mauna Kea alle Hawaii hanno permesso di identificare diversi asteroidi simili a Cerere e con un diametro di soli 100 chilometri, composti da minerali originatisi grazie all’interazione con acqua allo stato liquido.

Come spesso accade, i piccoli corpi astronomici sono porosi come spugne e la loro elevata porosità gli ha permesso di inglobare acqua. Poco dopo la formazione degli asteroidi, infatti, le temperature non erano abbastanza alte da convertirli in una struttura rocciosa compatta e queste condizioni gli hanno permesso di mantenere il carattere poroso e primitivo tipico dei pianeti di ghiaccio esterni, raccontando la storia delle loro origini, esuli strappati alla loro terra natia dalle interazioni gravitazionali dovute ai colossi come Giove e Saturno, che gli hanno fatto cambiare traiettoria, facendoli giungere da terre lontane, fino all’attuale Fascia degli asteroidi.

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