L’asteroide 2022 AE1 colpirà la Terra o no?

Ha le stesse dimensioni di quello che causò l’evento tunguska

Nel mese di gennaio del 2022 è stato scoperto un asteroide denominato 2022 AE1 delle dimensioni di circa 70 metri, al Mount Lemmon Observatory in Arizona. Secondo i calcoli, gli astronomi fecero delle previsioni in cui identificarono alte probabilità che colpisse la terra nel luglio 2023.

A seguito di questo fu emesso un avviso ufficiale. Avvisi di questo tipo vengono rilasciati dalle organizzazioni astronomiche per monitorare i soggetti a rischio. L’11 gennaio 2022, le probabilità dell’impatto erano al loro valore massimo.

Dopo le osservazioni iniziali, vennero fatte ulteriori misure che confermarono il rischio, ottenendo posizioni elevate nella classifica chiamata Palermo Technical Impact Hazard Scale, che viene utilizzata dagli astronomi per valutare il potenziale pericolo dell’impatto di un oggetto vicino alla Terra. Successivamente, tuttavia, altre osservazioni confutarono quelle precedenti, abbattendo l’indice di pericolosità dell’asteroide e facendolo uscire dalla Palermo Technical Impact Hazard Scale.

Se fosse stata confermata la pericolosità di 2022 AE1, la situazione non sarebbe stata molto rassicurante. Infatti, questo asteroide ha all’incirca le stesse dimensioni di quello che causò un grande impatto a Tunguska la mattina del 30 giugno 1908. Il periodo orbitale di 2022 AE1 è di 1,78 anni, il che significa che dopo questo tempo ripeterà il suo volo lungo lo stesso percorso o un percorso molto simile. Si stima che il prossimo avvicinamento ravvicinato sarà il 1° luglio 2023, passando a una distanza di circa 9 milioni di chilometri, da noi. La distanza è circa 23,4 volte più lontano dell’orbita lunare. Quindi, fortunatamente, nessun rischio per la Terra. Però l’asteroide 2022 AE1 potrà essere osservato, ma servirà un telescopio.

Le previsioni sono affidabili?

Spesso, quando un asteroide viene osservato per la prima volta, gli astronomi dispongono di una sola misura: la sua posizione nel cielo. Non è sufficiente per sapere come si muove l’asteroide, e devono essere fatte più misurazioni per avere un quadro più preciso. Grazie alle osservazioni successive, è possibile cominciare a definire la sua traiettoria è capire dove e quanto velocemente l’asteroide si stia muovendo.

Esiste una enorme e vasta rete di osservatori in tutto il mondo che cerca asteroidi e comete potenzialmente pericolosi ed è in grado di fornire molti dati. In questo caso particolare, tuttavia, la vista di 2022 AE1 era bloccata dalla Luna piena e la mancanza di osservazioni ha portato alla crescita del rischio stimato, stimato al computer. Grazie alle simulazioni, infatti, vengono previste diverse possibili orbite e, di queste, vengono identificate quelle che potrebbero portare ad una collisione con la Terra. Di queste, gli astronomi possono calcolare la probabilità del rischio e successivamente decidere se è necessario emettere un avviso di asteroide o meno.

Si stima che, in media, circa un grande asteroide dovrebbe impattare la Terra ogni 100 milioni di anni. Pertanto, la minaccia, magari non questa, comunque rimane.

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