Arriva la cometa ZTF!

A FINE GENNAIO POTREBBE RAGGIUNGERE LA VISIBILITÀ A OCCHIO NUDO

La cometa ZTF ripresa da Michael Jaeger di Martinsberg, in Austria, il 18 dicembre 2022

Il 1° febbraio 2023 la cometa C/2022 E3 ZTF si troverà alla minima distanza dalla Terra di circa 42 milioni di chilometri. Molto probabilmente in questo periodo diventerà visibile a occhio nudo e dalle latitudini italiane sarà osservabile per tutta la notte, perché sarà circumpolare.

La cometa è stata scoperta il 2 marzo 2022 dall’Osservatorio di Monte Palomar, in California, grazie al telescopio Schmidt Samuel Oschin da 1,2 metri di diametro. Questo strumento è abbinato a una camera Ccd di ultima generazione che possiede un campo di vista di ben 47 gradi quadrati ed è il fulcro della survey ottica Zwicky Transient Facility (ZTF).

L’orbita descritta dalla ZTF ha un’eccentricità leggermente superiore a 1, ossia è iperbolica, anche se di poco. Di solito, questa caratteristica è associata a comete che provengono direttamente dalla Nube di Oort, la grande riserva di nuclei cometari che circonda tutto il nostro sistema planetario. Una cometa di questo tipo impiega 4-5 milioni di anni per compiere il tragitto fino alla quota dei pianeti terrestri, quindi il viaggio che ha affrontato la ZTF è stato piuttosto lungo: si è “staccata” dalla nube di Oort quando i primi ominidi si aggiravano per la Terra ed è arrivata in prossimità del Sole giusto per essere seguita dai Sapiens.

L’orbita ha un’inclinazione maggiore di 90° e per questo il moto orbitale è retrogrado, cioè avviene in senso orario se visto dal polo Nord dell’eclittica. L’elevata inclinazione protegge la cometa dalle perturbazioni gravitazionali planetarie che possono agire solo quando attraversa il piano dell’eclittica, cosa che per la ZTF accade fra le orbite di Marte e della Terra.

Anche se il 1° febbraio la cometa sarà relativamente vicina, la sua orbita non verrà modificata in modo apprezzabile, quindi tornerà verso la nube di Oort e non la vedremo più. Considerato che la ZTF arriva in prossimità del Sole da sopra il piano dell’eclittica, sarà ben visibile per gli osservatori nell’emisfero boreale.

Il percorso in cielo della ZTF dal 1° gennaio al 18 febbraio 2023 (Sky Chart).

Aspetto e visibilità della cometa

La ZTF era già visibile con la sua lunga coda lo scorso agosto in prima serata nella costellazione di Ercole, con una magnitudine apparente di +13. Aveva una chioma di colore verde e mostrava un’intensa coda di polveri di colore giallastro. La ZTF è rimasta in Ercole per tutto il mese di agosto, per poi passare nella costellazione della Corona Boreale, dove all’inizio di novembre ha raggiunto la magnitudine apparente +10. L’elongazione dal Sole ha raggiunto un minimo di circa 43° attorno all’11 novembre e poi ha ripreso a crescere, così come la declinazione, con la cometa in rapido spostamento verso le costellazioni del Drago, dell’Orsa Minore e della Giraffa.

Il 24 dicembre è stata fotografata alla Stazione astronomica G. Bruno a Brallo di Pregola (PV), vedi un video della ripresa a questo link.

La cometa C/2022 E3 ZTF riresa il 24 dicembre alla Stazione astronomica G. Bruno a Brallo di Pregola (PV)

Il 12 gennaio 2023 la ZTF passerà al perielio a 1,11 UA dal Sole, una distanza che dovrebbe consentire al nucleo di “sopravvivere” all’attività di sublimazione. Dal 17 gennaio al 5 febbraio la declinazione sarà talmente elevata che la cometa diventerà circumpolare per le latitudini italiane; pertanto, sarà sempre visibile in cielo durante tutta la notte.

A partire dal 24 gennaio la cometa dovrebbe essere visibile a occhio nudo, o meglio con un piccolo binocolo. La minima distanza dalla Terra sarà raggiunta il 1° febbraio 2023, con la cometa a 0,28 UA dal nostro pianeta. Quel giorno la Luna sarà in fase 0,83 crescente e con la sua luce disturberà l’osservazione, anche se sarà a circa 90° dalla cometa.

La ZTF, in prima serata, sarà a circa 60° di altezza sull’orizzonte nella costellazione della Giraffa e raggiungerà la massima luminosità apparente: le stime della magnitudine vanno da un prudente +5,4 a un più ottimista +4,0. Il periodo di fine visibilità a occhio nudo sarà attorno alla prima decade di febbraio, dopo di che la cometa avrà declinazioni sempre più meridionali e diventerà invisibile dalle nostre latitudini.

Per maggiori dettagli, vedi l’articolo di Albino Carbognani sul numero 35 di Cosmo (gennaio 2023), in edicola a fine dicembre.

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