Il nucleo spogliato e pulsante di una stella massiccia

LO STUDIO DI GAMMA COLUMBAE HA SVELATO LA MESSA A NUDO DELLE SUE PARTI PIU' INTIME

Le stelle massicce non si formano in sordina ma sono vere e proprie star. Quando nascono, rilasciano grandi quantità di energia, che possono generare atomi di metalli pesanti. Stiamo parlando dei venti stellari, vere e proprie raffiche di gas elettricamente neutro o elettricamente carico emesse dall’atmosfera superiore della stella e che sono in grado di soffiare e modellare bolle nelle nuvole circostanti di gas freddo e denso.
Le superfici di queste bolle in espansione sono fatte di un denso gas di carbonio ionizzato, e formano una sorta di guscio esterno intorno alle bolle. All’interno di questi gusci si attiva la scintilla per formare nuove stelle. Come nel calderone di una strega che sta preparando una pozione di stelle. All’interno della pentola le bolle che racchiudono gli ammassi stellari si sovrappongono e si mescolano con le nuvole di gas circostante in un guazzabuglio luminoso, rendendo difficile distinguere le superfici delle singole bolle. Dallo studio della luce è possibile sapere quanto velocemente il carbonio della bolla si sta muovendo verso o lontano da noi. Grazie all’effetto Doppler, infatti, il colore cambia leggermente a seconda della velocità degli ioni di carbonio.

Recentemente, un trio di ricercatori dell’Università Friedrich-Alexander di Erlangen-Norimberga, dell’Universität Innsbruck e dell’Università di Ginevra è riuscito a riprendere una nuova fase della evoluzione di queste stelle massicce: il loro nucleo spogliato e pulsante.
I nuclei stellari sono le parti più interne e intime delle stelle. E’ lì che avviene la magia e dove nascono gli elementi. Tuttavia, come le cose preziose, sono spesso nascosti, in questo caso, da quello che gli astrofisici chiamano “involucro opaco“.
Accade, a volte, che tali nuclei possano apparire senza questo involucro se sorgono condizioni che portano alla sua rimozione. Come gioielli nudi appesi nell’universo. Tuttavia, fino ad ora, essi non erano mai stato osservati.

Gamma Columbae messa a nudo
Quella che si credeva essere una stella normale e media, chiamata Gamma Columbae, si è rivelata in effetti una scoperta che ha permesso di dare un’occhiata ad uno dei tanti misteri che affollano il cielo.
Ma come è possibile che una stella sia rimasta soltanto con il suo nucleo?

In verità, ciò che è successo è che qualcosa deve aver strappato l’involucro dalla stella, lasciandosi dietro il suo nucleo pulsante. Si stima che Gamma Columbae, ammantata del suo spesso strato di gas, fosse probabilmente circa 12 volte la massa del Sole prima di perdere il suo involucro, mentre ora è solo cinque volte più grande del Sole.
Prima di essere spogliata, Gamma Columbae era probabilmente una stella massiccia che aveva esaurito l’idrogeno, portando il suo involucro ad espandersi e forse attirando una stella compagna che, come una sorellastra gelosa, avrebbe avuto parte attiva nell’estirpazione del suo appariscente e prezioso manto.
Ora l’oggetto sta bruciando elio, ma a un certo punto inizierà a fondere elementi più pesanti, fino a quando non esploderà come una supernova a nucleo spogliato, e poi diventerà una stella di neutroni.
Come diceva Carl Sagan, l’uomo ha incominciato a comprendere la sua origine: è materia stellare che medita sulle stelle. In pratica, l’Universo che contempla sé stesso.

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