Meteore interstellari

questi oggetti potrebbero essere stati originati da esplosioni di supernova

Dopo gli asteroidi (come 1I/’Oumuamua) e le comete (come 2I/Borisov), che provengono dall’esterno del Sistema solare, abbiamo ora anche le meteore interstellari, piccoli corpi celesti che precipitano sulla Terra direttamente da altre stelle.

La prima è stata la meteora IM1 (Interstellar Meteor 1), intercettata nel 2014 da sensori del governo Usa e confermata nel 2022 come un oggetto interstellare. Si trattava di una roccia cosmica con un diametro stimato di circa 45 cm e una massa di 460 kg, che era entrata in atmosfera alla velocità di 60 km al secondo.

La luce emessa da IM1 mentre bruciava in atmosfera al largo della costa della Papua Nuova Guinea ne ha rivelato l’origine interstellare, mostrando una resistenza oltre venti volte superiore a quello dei meteoriti pietrosi e doppia di quella dei meteoriti ferrosi.

Una nuova candidata è la meteora IM2, rilevata il 9 marzo 2017 a un’altitudine di 23 km sull’Oceano Atlantico vicino al Portogallo, che le misure indicano dieci volte più massiccia di IM1 e con una velocità di 40 km al secondo.

Secondo i ricercatori, questi oggetti potrebbero essere stati originati da esplosioni di supernova, che sono in grado di produrre questi grandi e compatti proiettili ricchi di ferro, scagliati nello spazio in tutte le direzioni a grande velocità.

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Direttore editoriale di Cosmo