Un Nobel per la fisica dalle profondità del cosmo

ASSEGNATO IL PREMIO AD ASPECT, CLAUSER E ZEILINGER PER GLI STUDI SULL’ENTANGLEMENT

A prima vista, è un Nobel che riguarda la fisica quantistica e il mondo dell’informatica, e quindi poco attinente con le scienze del cielo e senza contributi italiani. E invece.

Il premio per il 2022 è stato assegnato al francese Alain Aspect, all’americano John F. Clauser e all’austriaco Anton Zeilinger, pionieri della rivoluzione nell’informatica e nelle comunicazioni con i loro esperimenti sull’entanglement quantistico. In una coppia di particelle entangled, tutto ciò che accade all’una interessa anche l’altra, indipendentemente dalla loro distanza. Questi studi hanno spianato la strada all’informatica quantistica, rendendo possibile la progettazione di computer molto più veloci e potenti di quelli attuali.

In particolare, ricordiamo l’esperimento svolto nel 2018 da Zeilinger con il Telescopio nazionale Galileo (Tng) dell’Istituto nazionale di astrofisica (figura) per effettuare un test di entanglement quantistico utilizzando i fotoni provenienti da lontanissimi quasar.

In questo esperimento, il Tng e il vicino William Herschel Telescope (Wht), entrambi sul Roque de Los Muchachos a La Palma, nelle isole Canarie, hanno osservato due quasar lontani circa 12 e 8 miliardi di anni luce da noi, in direzioni opposte nel cielo. Due sorgenti indipendenti hanno prodotto i fotoni necessari per verificare le proprietà dell’entanglement: un esperimento lungamente progettato ma infine svolto in poche ore, che si è rivelato decisivo per scrivere un’importante pagina della meccanica quantistica.

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Direttore editoriale di Cosmo