Gli ammassi globulari Terzan 4 e NGC 6558 ripresi da Hubble

Altre due gemme cosmiche in direzione del Centro Galattico

Gli ammassi globular Terzan 4 e NGC 6558 (ESA/Hubble & NASA, R. Cohen)

Gli ammassi globulari sono raggruppamenti da decine a milioni di stelle strettamente legate tra loro dalla mutua gravità. Tali strutture a simmetria sferica sono tra le più antiche reliquie della giovane galassia e testimoni della prima formazione stellare. Essendo sostanzialmente formati da stelle in prima approssimazione coeve, sono interessanti laboratori in cui gli astronomi testano le loro teorie sull’evoluzione stellare di stelle con composizione iniziale molto simile.

Meno di duecento

Il lancio del Telescopio Spaziale Hubble, sin dal suo lancio avvenuto nel 1990, ha rivoluzionato la nostra visione degli ammassi globulari, in particolare di quei circa 190 che appartengono alla nostra Galassia.

Gli ammassi si distribuiscono intorno al rigonfiamento centrale, sino a centinaia di migliaia di anni luce dal nucleo e sono, di fatto, satelliti. Gli astronomi ritengono che abbiano contribuito alla formazione della parte centrale della Via Lattea e l’alone interno. Alcuni sono poco distanti e sono ben risolti in stelle anche con piccoli strumenti amatoriali, altri sono invece immersi nelle regioni centrali della Via Lattea, tra milioni di stelle e addensamenti di gas e polveri che ne attenuano notevolmente la luminosità.

Lontani e oscurati dalle polveri interstellari

Da qualche tempo HST si sta occupando degli ammassi posti nella direzione del rigonfiamento centrale, con particolare attenzione di quelli oscurati e non molto distanti dal nucleo denso della Via Lattea, dove alberga il buco nero supermassiccio da ben 4 milioni di masse solari.

Le immagini che presentiamo sono le ultime della rassegna di cui ci stiamo occupando da qualche tempo.

NGC 6558 ripreso dal suolo. Questo globulare si trova in una zona meno congestionata ma pur sempre ricca di stelle. (DECaPS-1)
Terzan 4 è situato in una regione ricca di polveri e la sua luce è attenuata di ben 7 magnitudini! (DECaPS-1)

Dallo spazio è diverso

Come sempre HST ci restituisce un’immagine straordinaria e ben diversa da quella ottenibile dal suolo. Anche stavolta, per confronto, proponiamo una visione dello stesso oggetto ottenuta dalla Dark Energy Camera applicata al Telescopio Victor Blanco di 4 metri, operativo nel sito cileno dei Cerro Tololo. Nonostante il diametro inferiore (2,4 m), dallo spazio senza il disturbo e l’assorbimento dell’atmosfera terrestre, HST riesce a sfruttare al massimo la risoluzione nominale del suo obiettivo e la possibilità di rivelare anche la radiazione dell’Infrarosso Vicino (NIR) mediante la sua Advanced Camera for Surveys.

Informazioni preziose

Osservando in più filtri gli astronomi ottengono immagini a colori codificati ma non molto diverse dalla visione umana. Grazie a tali dati possono essere ottenute informazioni importanti sulla fisica e chimica degli ammassi studiati, come la distanza fotometrica, l’età e le abbondanze chimiche relative delle sue popolazioni stellari.

NGC 6558 (ESA/Hubble & NASA, R. Cohen)
Terzan 4 (ESA/Hubble & NASA, R. Cohen)

NGC 5658 e Terzan 4

Gli ultimi due in ordine di pubblicazione, sono rispettivamente NGC 6558 e Terzan 4, due ammassi rispettivamente in direzione del Sagittario e dello Scorpione.

NGC 6558 dista circa 23.000 anni luce ed è più vicino di poco rispetto a Terzan 4 che, invece, si trova a 26.000. Ciononostante, il primo è posto in una regione relativamente più libera con minore assorbimento, invece il secondo è nel bel mezzo di una regione con abbondanti polveri. Tutto questo si traduce in un’attenuazione della luminosità nel visibile di ben 7 magnitudini (Ortolani et al. 2007). Questo non è un problema per Hubble poiché, grazie all’ACS, riesce a penetrare la coltre e restituirci una visione spettacolare di questo globulare.

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Informazioni su Giuseppe Donatiello 354 Articoli
Nato nel 1967, astrofilo da sempre. Interessato a tutti gli aspetti dell'astronomia, ha maturato una predilezione per il deep-sky, in particolare verso i temi riguardanti il Gruppo Locale e l'Universo Locale. Partecipa allo studio dei flussi stellari in galassie simili alla Via Lattea mediante tecniche di deep-imaging. Ha scoperto sei galassie nane vicine: Donatiello I (2016), Donatiello II, III e IV nel sistema di NGC 253 (2020), Pisces VII (2020) e Pegasus V (2021) nel sistema di M31. Astrofotografo e autore di centinaia di articoli, alcuni con revisione paritaria.