Due super-Terre in zona abitabile per LP 890-9

La scoperta permette di vincolare meglio le condizioni di abitabilità attorno alle stelle più piccole e fredde

I telescopi di Speculoos presso il sito del Paranal in Cile (ESO/P. Holárek)

LP 890-9 è una fredda stella di classe M6 distante 105 anni luce dalla Terra. Ospita due pianeti tipo super-Terre nella sua zona abitabile e, tra le stelle nane rosse, è seconda per numero al famoso sistema planetario Trappist-1.

Illustrazione che mostra la stella rossa e i suoi due pianeti con alcuni telescopi utilizzati per la scoperta. 
(Università di Birmingham/Amanda J. Smith)

Trappist-1 è ancora unico

Trappist-1 rimane a oggi ancora un caso unico – per numero di pianeti è secondo solo al nostro – ma quello di LP 890-9 offre un’altra rara opportunità di studiare pianeti rocciosi temperati intorno alle piccole stelle fredde, quelle più comuni.

Confronto tra il Sistema Solare interno con LP 890-9.
Il sistema LP 890-9 è molto più compatto: i suoi due pianeti potrebbero facilmente inserirsi nell’orbita di Mercurio, il più interno.

[Adeline Deward (RISE-Illustration)]    

Il primo trovato da TESS

Il primo dei due pianeti, LP 890-9b (o TOI-4306b), è il più interno del sistema ed è stato identificato dal Transiting Exoplanet Survey Satellite (TESS), il cacciatore di pianeti intorno a stelle vicine della NASA, mediante la tecnica dei transiti. Questo pianeta, con dimensioni il 30% maggiori della Terra, orbita intorno alla stella in appena 2,7 giorni. Ciononostante, i ricercatori hanno utilizzato la schiera di telescopi al suolo SPECULOOS (acronimo di Search for habitable Planets EClipsing ULtra-cOOl Stars) per confermarlo e caratterizzarlo, nonché cercare altri suoi compagni non rilevati da TESS.

TESS infatti monitora migliaia di stelle contemporaneamente, registrandone le fluttuazioni luminose nel tempo entro le quali sono riconosciute quelle caratteristiche prodotte dal transito di un esopianeta. Operando nel “mucchio”, qualcosa viene puntualmente perso.

L’obiettivo di SPECULOOS è cercare pianeti terrestri potenzialmente abitabili in transito tra le stelle più piccole e fredde del vicinato solare.

La sensibilità del sistema non è solo di ordine fotometrico ma fornisce informazioni pure sulla chimica e la potenziale abitabilità. I pianeti delle stelle fredde sono infatti i più comodi da indagare per cercare biomarcatori con i grandi Osservatori, JWST in primis.

La scoperta del secondo

Le osservazioni di follow-up su LP 890-9 eseguite presso i siti ESO del Paranal (dove opera Speculoos Sud) e Tenerife (dove è invece installato il telescopio Nord),  non solo hanno contribuito a confermare il primo pianeta, ma hanno anche permesso di rilevarne un secondo, precedentemente sconosciuto.

Il secondo pianeta, LP 890-9c (ribattezzato SPECULOOS-2), è un po’ più grande del primo (circa il 40% più grande della Terra) ma orbita a maggiore distanza dalla stella in circa 8,5 giorni. Tale periodo orbitale colloca pure questo pianeta nella cosiddetta ‘zona abitabile’.

Cercando nei dati d’archivio il gruppo di ricercatori ha potuto ricostruire il moto proprio della stella LP 890-9 negli ultimi 64 anni.
(Tratto da L. Delrez et al. 2022)

Un mondo potenzialmente abitabile

Nonostante una distanza dalla stella circa 10 volte inferiore a quella di Mercurio, LP 890-9c riceve un irraggiamento dello stesso ordine della Terra, quindi sulla sua superficie potrebbe esserci acqua liquida a patto di avere un’atmosfera densa a sufficienza. Questo perché la stella LP 890-9 è circa 6,5 ​​volte più piccola del Sole e ha una temperatura superficiale pari alla metà della nostra stella.

Questi due pianeti sono tra i maggiori candidati a essere puntati dallo spettrografo a bordo del JWST per un’analisi dettagliata delle loro atmosfere. LP 890-9c sembra essere il secondo obiettivo più favorevole tra i pianeti terrestri potenzialmente abitabili attualmente conosciuti, superato solo dai pianeti nel sistema TRAPPIST-1.

La scoperta di LP 890-9c offre quindi un’opportunità unica per comprendere e vincolare meglio le condizioni di abitabilità attorno alle stelle più piccole e fredde del nostro vicinato solare.

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Informazioni su Giuseppe Donatiello 353 Articoli
Nato nel 1967, astrofilo da sempre. Interessato a tutti gli aspetti dell'astronomia, ha maturato una predilezione per il deep-sky, in particolare verso i temi riguardanti il Gruppo Locale e l'Universo Locale. Partecipa allo studio dei flussi stellari in galassie simili alla Via Lattea mediante tecniche di deep-imaging. Ha scoperto sei galassie nane vicine: Donatiello I (2016), Donatiello II, III e IV nel sistema di NGC 253 (2020), Pisces VII (2020) e Pegasus V (2021) nel sistema di M31. Astrofotografo e autore di centinaia di articoli, alcuni con revisione paritaria.