
Da qualche tempo, il Telescopio Spaziale Hubble (HST) sta passando in rassegna gli ammassi globulari posti in direzione del rigonfiamento centrale della nostra Galassia. Gli ammassi globulari, formati da decine migliaia sino a milioni di stelle, sono tra le strutture più antiche ad aver contribuito alla formazione della Via Lattea.
In direzione del bulge
Stavolta HST ci offre un’incredibile dettagliata visione dell’ammasso NGC 6638, situato nella costellazione del Sagittario, a circa 30mila anni luce da noi.
Scoperto da William Herschel nel 1784, questo ammasso appare in un telescopio amatoriale come una piccola macchia tonda, di magnitudine 9, posta a circa mezzo grado dalla stella Lambda Sagittarii.
Al pari di altri ammassi nel sondaggio, anche questo globulare è moderatamente oscurato dalle polveri poste lungo la nostra direzione di vista. Grazie ad osservazioni in Infrarosso Vicino, possiamo averne una visione ottimale. Se poi le osservazioni sono state condotte dallo spazio, senza il disturbo dell’atmosfera terrestre, la visione diventa mozzafiato.
Sino alle stelle più deboli
Per realizzare l’immagine che presentiamo, HST ha infatti utilizzato gli strumenti Wide Field Camera 3 e Advanced Camera for Surveys, ottenendo una visione ottimale della regione centrale e spingendo al massimo la risoluzione. Riuscire a registrare le stelle più deboli, consente lo studio dettagliato delle popolazioni stellari nell’ammasso, le loro proprietà chimico-fisiche e la loro evoluzione. Grazie a tale capacità, Hubble sta letteralmente rivoluzionando lo studio degli ammassi globulari.