Samantha Cristoforetti in orbita per la sua seconda missione sulla Iss

PARTITA DA CAPE CANAVERAL ALLE 9.52 CON IL RAZZO FALCON-9 DI SPACE X

Samantha Cristoforetti è in orbita per la sua seconda missione. La spedizione numero 67-68 alla Iss, la Stazione spaziale internazionale, è iniziata questa mattina, alle 9,52 ora italiana. Ma in Florida erano le 3,52, e quindi si è trattato di un lancio in notturna. Un lampo nella notte che ha illuminato lo spazioporto di Cape Canaveral, dove il razzo Falcon 9 di Space X si è sollevato puntuale, e ha portato la navicella Crew Dragon con a bordo l’astronauta italiana dell’Agenzia Spaziale Europea, assieme ai suoi tre compagni di missione (tre americani, due uomini e una donna) fino a una quota orbitale iniziale, che verrà poi man mano posizionata nella giusta inclinazione e quota orbitale, fino a 400 chilometri d’altezza, che dovrà consentire l’attracco alla Iss nella notte, alle 2,45 ora italiana del 28 aprile. Rivedi il lancio sul canale YouTube della Nasa.

La navicella spaziale Crew Dragon per la missione Crew-4, è stata lanciata con un razzo Falcon 9 (unità B1067), il cui primo stadio era stato già utilizzato in tre lanci precedenti. E ha preso il via dalla storica piattaforma 39 A dello spazioporto di Cape Canaveral. Il rendez-vous e attracco è una manovra che si svolge in modalità automatica, ma che non è mai banale, alla velocità orbitale di 27.800 chilometri orari. Si può seguirlo in diretta sul canale YouTube della Nasa

Samantha Cristoforetti è ritornata in orbita per una missione tipica di lunga durata sulla Iss dove, nonostante i grandi problemi sulla Terra, tutto procede e si svolge con regolarità. Samantha ritorna in orbita, dopo i 7 mesi trascorsi sulla Iss tra il 2014 e il 2015 con la precedente missione battezzata “Futura”. In quell’occasione l’astronauta italiana raggiunse la Stazione e ritornò a Terra con una capsula russa Sojuz, la sola navicella, in quegli anni, a garantire la spola Terra-Spazio con equipaggi a bordo (a parte i voli saltuari delle capsule cinesi).

Questa volta la missione di AstroSamantha è stata nominata Minerva, e la sua navicella spaziale è Freedom (“Libertà”), un nome che è soprattutto un omaggio a quello della capsula Mercury che il 5 maggio del 1961 portò nello spazio il primo astronauta americano. “Il nome celebra un diritto umano fondamentale, l’industria e l’innovazione che emanano dallo spirito umano libero” – ha scritto su Twitter Kjell Lindgren, comandante della Crew-4 – “Attraverso il Commercial Crew Program, la Nasa e SpaceX hanno ripristinato una capacità nazionale e onoriamo l’ingegnosità e il duro lavoro di coloro che sono coinvolti. Alan Shepard ha volato su Freedom 7 all’alba del volo spaziale umano. Siamo onorati di portare la Libertà a una nuova generazione!”.

Samantha non svolgerà più il ruolo di comandante sulla Stazione per la seconda fase del semestre previsto in origine. La durata in orbita della sua missione sarà più breve, a causa del cambio di tempi delle missioni in programma, e le è stato comunque assegnato il prestigioso incarico di leader del Segmento orbitale americano (Usos), responsabile di tutte le operazioni all’interno del segmento orbitale statunitense: “È un onore per me essere a capo dello Usos” – ha commentato l’astronauta italiana – “e questo ruolo comprende la maggior parte dei compiti che avrei assunto anche con la precedente nomina di comandante. Riconosco tuttavia che molte persone in Europa, in particolare molte donne, hanno tratto ispirazione dalla prospettiva di avere la prima donna europea comandante della Stazione spaziale. Mi rammarico che questo non accadrà durante la mia missione, ma stiamo selezionando una nuova classe di astronauti e astronaute e sono certa che questa comprenderà donne molto preparate e determinate che saranno pronte, in un futuro non così lontano, ad assumere ruoli di leadership».

E potrebbe effettuare una “passeggiata spaziale”: “Sono addestrata per farlo” – ha detto durante la conferenza stampa pre-volo – “e se avverrà, sarà con la tuta russa Orlan. Quindi potrei uscire all’esterno con un cosmonauta russo”. All’interno della Crew Dragon, Samantha durante il viaggio verso l’orbita ricopre il ruolo di “specialista di missione”, insieme ai tre astronauti della Nasa Kjell Lindgren, Robert Hines, pilota, e Jessica Watkins, anch’essa specialista di missione.

A bordo della Stazione spaziale, Samantha lavorerà direttamente su sei esperimenti di scienza e biomedicina realizzati in Italia e coordinati dall’Asi, e su altri esperimenti già avviati da astronauti delle precedenti missioni. In totale, sulla Iss vi sono 250 esperimenti di scienza e tecnologia. È previsto che l’equipaggio Crew-4 effettui un breve passaggio di consegne con il Crew-3, già sulla Stazione, e che include Matthias Maurer, astronauta tedesco dell’Esa, arrivato sulla Stazione l’11 novembre scorso. Il ritorno sulla Terra del Crew-3 è previsto entro il 2 maggio.

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