Partita Axiom 1, prima missione di privati alla Stazione spaziale

UNA CAPSULA CREW DRAGON HA PORTATO NELLO SPAZIO UN EQUIPAGGIO CHE COMPRENDE TRE PRIVATI

Qualche difficoltà tecnica subito superata, e l’attracco della navicella Crew Dragon alla ISS per la missione Axiom-1 è avvenuto oggi, 9 aprile 2022 alle 14,30 ora italiana.  E così inizia oggi un altro importante capitolo della privatizzazione delle imprese spaziali. La ISS, la Stazione spaziale internazionale, che resta operativa nonostante tutte le problematiche derivate dalle sanzioni alla Russia, verrà totalmente privatizzata dal 2028.   Anche perché entro quella data sarà già pienamente operativa la “Axiom Station”, la nuova base orbitante attorno alla Terra, progettata e sviluppata dalla compagnia privata statunitense Axiom, con una cooperazione che comprende anche l’impegno delle aziende italiane.                     

Il primo modulo abitativo di Axiom inizialmente resterà attaccato alla ISS con un primo modulo abitabile che già si trova sulla Stazione Internazionale, prima di diventare, in seguito, una stazione del tutto indipendente e formata da altri moduli e pannelli solari. I moduli in totale saranno 4, e attaccati partendo dal Nodo-2 della ISS (realizzato quasi interamente in Italia), per poi restare indipendenti del tutto quando la ISS verrà dismessa, entro il 2031.       

Dopo un inseguimento orbitale durato 21 ore, la Crew Dragon di questa missione, che è battezzata Endeavour, era a 20 metri dalla Stazione Spaziale,, si è verificato un problema con il segnale video che permette alla Stazione spaziale di vedere la parte centrale della navicella e di seguire così ogni aspetto della manovra di aggancio. Tutti i sistemi di bordo della Crew Dragon, ha subito comunicato la Nasa, funzionano regolarmente: si è quindi proceduto  per risolvere il problema e completare la manovra di aggancio, che è poi avvenuto alle 14,30 anziché alle 13,45.   Crew Dragon aveva comunque carburante per mantenere la posizione attuale per le successive due ore.                      

Pochi minuti dopo, i quattro dell’equipaggio sono entrati nella ISS. Il primo equipaggio Axiom era partito alle 17,17 di venerdì 8 da Cape Canaveral con Crew Dragon, sospinta dal razzo vettore Falcon 9.  Il lancio è stato perfetto, con il solito, spettacolare rientro automatico del primo stadio del razzo che si posato 10 minuti dopo su una piattaforma terrestre, per essere poi rimesso in sesto per un successivo lancio.  La Crew Dragon, stesso tipo di navicella che il prossimo 21 aprile porterà in orbita Samantha Cristoforetti, è stata lanciata con a bordo tre “non astronauti”, cioè imprenditori addestrati per un breve soggiorno orbitale, ai comandi però di un astronauta professionista e veterano dello spazio. La differenza rispetto alle missioni di precedenti astronauti “privati” o “astro-turisti”, è che in questa occasione i tre imprenditori lavoreranno in orbita come fossero astronauti di professione. Ed è ciò che accadrà quando Axiom sarà una stazione operativa, dal 2024-25.   

A bordo della Crew Dragon l’equipaggio è composto dall’ex astronauta della Nasa con quattro esperienze di voli Shuttle, Michael López-Alegría, astronauta spagnolo ma cittadino statunitense (e infatti noto in Spagna come Miguel Lòpez Alegrìa),  che è comandante della capsula Crew Dragon, e ricopre inoltre la posizione di vice presidente Business development di Axiom Space. Insieme a lui, i tre imprenditori privati: il pilota americano Larry Connor, l’ex pilota israeliano Eytan Stibbe e il canadese Mark Pathy. Un biglietto per lo spazio che ai tre è costato la cifra di 55 milioni di dollari a testa e centinaia di ore di formazione per prepararli ai loro compiti in orbita.

Durante la missione della durata di dieci giorni, l’equipaggio ne trascorrerà otto sulla ISS per condurre ricerche scientifiche e tecnologiche (in particolare per lo sviluppo di nuovi materiali, ed esperimenti di fisica dei materiali), sia attività di divulgazione e commerciali. L’accordo stipulato con la Nasa garantisce sin da ora due trasferimenti all’anno di astronauti (e privati) sulla ISS, con il prossimo, Axiom-2, in programma per fine 2022.         

Per le future missioni è in addestramento anche un italiano, il colonnello dell’Aeronautica militare e già candidato cosmonauta Walter Villadei. L’Italia con le sue aziende è mobilitata anche in questo programma.  Thales Alenia Space (joint venture tra Leonardo e Thales) sta progettando, sviluppando e testando per Axiom la struttura primaria e il sistema di protezione da micro meteoriti e detriti sia per il “Nodo 1” sia per il Modulo abitativo (AxH). Questi ultimi fanno parte dei primi due dei quattro moduli totali che entro il 2025 saranno attaccati al Nodo 2 della ISS.

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