La madre di tutte le Tauridi

NON SOLO METEORE IN SEGUITO ALLA FRAMMENTAZIONE PREISTORICA DI UNA ENORME COMETA

Nel 1984 gli astronomi Victor Clube e Bill Napier svilupparono un’ipotesi suggestiva secondo la quale i meteoroidi delle Tauridi, la cometa Encke e una decina di altri oggetti di dimensioni chilometriche sarebbero il risultato della frammentazione di una grande cometa – dal diametro di circa 100 chilometri – avvenuta 20-30mila anni fa. Questo gruppo di corpi grandi e piccoli, residui della frammentazione, è chiamato “Complesso delle Tauridi”.

In figura, un bolide appartenente molto probabilmente allo sciame delle Tauridi, osservato con la camera all-sky della rete di monitoraggio Prisma, posta nel Dipartimento di matematica e fisica dell’Università del Salento. I tre riquadri sulla destra riportano dall’alto verso il basso: l’immagine ingrandita in falsi colori, l’immagine ingrandita in negativo e il profilo fotometrico della meteora. Le repentine variazioni di luminosità sono indicative di fenomeni di frammentazione del meteoroide all’interno dell’atmosfera

Il Complesso delle Tauridi è stato recentemente studiato da Ignacio Ferrín dell’Istituto di fisica dell’Università di Medellin, in Colombia, e da Vincenzo Orofino del Dipartimento di matematica e fisica dell’Università del Salento di Lecce, trovando delle conferme all’ipotesi di Clube e Napier.

I ricercatori hanno individuato 88 oggetti con orbite simili a quelle dei meteoroidi che producono la “pioggia” delle Tauridi (attive a inizio novembre) e che potrebbero quindi collidere con il nostro pianeta. Ma questo potrebbe essere già accaduto; uno di questi oggetti potrebbe essere il responsabile dell’Evento Tunguska del 1908, quando un piccolo asteroide, o una cometa, esplose a 5-10 chilometri sopra la superficie di una regione della Siberia.

Altri fenomeni catastrofici potrebbero essere legati a oggetti del Complesso delle Tauridi. Secondo alcuni ricercatori, lo sconvolgimento climatico Younger Dryas, avvenuto 12.900 anni fa, potrebbe essere stato causato dalla caduta sulla Terra di uno o più frammenti asteroidali. In America Settentrionale l’evento provocò severi incendi e il rapido declino dell’antica cultura Clovis. In Medio Oriente, la caduta di un altro frammento cometario avrebbe provocato la distruzione del villaggio di Abu Hureyra, in Siria. In epoche più vicine a noi, la distruzione biblica di Sodoma e Gomorra sarebbe stata prodotta da un evento simile, come descriveremo più approfonditamente in un articolo in preparazione per Cosmo.

È quindi necessario –  afferma Orofino –  individuare e classificare i membri di grande taglia del Complesso delle Tauridi, comprendere la loro natura e le loro caratteristiche orbitali, per valutare la probabilità di impatto con la Terra e quindi approntare le opportune strategie di difesa planetaria contro questi nostri pericolosi ed ancora misteriosi “vicini di casa”.

Nella figura sotto, due riprese dal telescopio spaziale Hubble, della cometa C/2019 Y4 (Atlas), uno dei casi meglio studiati di frammentazione cometaria, avvenuto ai primi di aprile del 2020.

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Direttore editoriale di Cosmo