Mentre Perseverance esplora, Curiosity trova molecole organiche complesse

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Il rover Perseverance continua ad aggirarsi nel fondo del cratere Jezero di Marte, che oggi appare come una depressione secca ed erosa dal vento, mentre circa 3,7 miliardi di anni fa era un lago, alimentato da un piccolo fiume. Le immagini (vedi foto di apertura) mostrano che il cratere deve aver subito inondazioni improvvise, abbastanza potenti da trasportare grandi massi per decine di chilometri da monte fino a valle, depositandoli nel fondo del lago, dove giacciono ancora oggi.

Gli scienziati ritengono che i sedimenti del lago potrebbero contenere tracce di antiche forme di vita acquatiche, perciò Perseverance è alla ricerca dei siti adatti per la raccolta di campioni di sedimenti, che verranno inviati sulla Terra, dove gli scienziati potranno studiarli nel dettaglio, andando a caccia di eventuali firme biologiche.

Nel frattempo, ecco un colpo di coda del rover Curiosity, ancora in esplorazione di un’altra regione di Marte, il Monte Sharp. Dalla analisi chimica delle sabbie raccolte tra le dune di Bagnold (vedi foto sotto) sono state rilevate numerose molecole organiche complesse, tra cui acido benzoico e fenolo, e altre molecole contenenti azoto e composti ad alto peso molecolare non ancora identificati.

Queste analisi hanno ampliato l’inventario delle molecole presenti nei campioni marziani, rilanciando la ricerca di molecole organiche di rilevanza biotica o prebiotica sul Pianeta rosso.

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Informazioni su Piero Stroppa 115 Articoli
Direttore editoriale di Cosmo