
Utilizzando il Very Large Telescope (Vlt) dell’Eso, un gruppo di astronomi ha ottenuto immagini dettagliate dell’asteroide Kleopatra. Le osservazioni hanno permesso di definire con precisione la forma e la massa di questo particolare asteroide, che assomiglia a… un osso per cani!
Kleopatra orbita nella Fascia principale degli asteroidi, tra Marte e Giove. Già le osservazioni radar di 20 anni fa avevano rivelato che è formato da due lobi, collegati da uno spesso “collo”, e nel 2008 erano state scoperte due piccole lune, chiamate AlexHelios e CleoSelene in onore dei figli della regina egiziana.
Per conoscere meglio Kleopatra, un gruppo di scienziati ha utilizzato immagini riprese dallo strumento Sphere (Spectro-Polarimetric High-contrast Exoplanet REsearch) installato sul Vlt. Grazie alla rotazione dell’asteroide, è stato possibile osservarlo da diverse angolazioni e produrre i modelli 3D della sua forma, determinando anche la sua lunghezza, che è risultata di circa 270 chilometri.

Il gruppo ha studiato anche le complesse orbite di AlexHelios e CleoSelene, le cui irregolarità sono dovute alla forma inusuale dell’asteroide e del suo campo gravitazionale. Kleopatra ha una densità piuttosto bassa, circa 3,4 grammi per centimetro cubo, che suggerisce una struttura porosa, tipica degli asteroidi formati da materiale riaccumulato a seguito di un grande impatto.
L’asteroide ruota quasi alla velocità critica, al di sopra della quale inizierebbe a sfaldarsi, e anche piccoli impatti potrebbero rimuovere delle rocce dalla sua superficie: proprio questa potrebbe essere l’origine di AlexHelios e CleoSelene, che sono veramente “figli” di Kleopatra.

Tutti questi risultati dimostrano la potenza di Sphere, che in accoppiamento all’ottica adattiva del Vlt è riuscito a osservare il sistema di Kleopatra da 200 milioni di chilometri di distanza, mentre esibiva una dimensione apparente simile a quella di una pallina da golf posta a 40 chilometri di distanza.