La ripresa diretta di un esopianeta gigante gassoso

La scoperta agevolata dall’enorme separazione con la stella madre

Rappresentazione artistica del nuovo esopianeta.

Riprendere un pianeta direttamente, vale a dire fotografarlo come punto luminoso nelle immagini, non è cosa comune. Sono infatti appena una manciata quelli che sono stati osservati in questo modo poiché nella quasi totalità dei casi la scoperta avviene per via indiretta, attraverso il metodo dei transiti oppure mediante misure della velocità radiale.

A riuscire nell’impresa è stato lo studente laureato Zhoujian Zhang dell’Istituto di Astronomia presso l’Università delle Hawaii (IfA), coadiuvato da un gruppo di astronomi. L’esopianeta, il più vicino mai avvistato direttamente, è stato trovato alla distanza di soli 35 anni luce durante il sondaggio COol Companions ON Ultrawide orbiTS (COCONUTS).

L’oggetto non è di tipo comune, anzi presenta alcuni caratteri davvero atipici a iniziare dall’insolita separazione con la sua stella madre, una debole nana rossa, da cui dista ben 6000 volte la distanza media Terra-Sole. Il nuovo sistema planetario è stato denominato Coconuts-2 e il nuovo pianeta Coconuts-2b, un gigante gassoso di circa sei masse gioviane a bassa temperatura. Tali circostanze, tuttavia, ne hanno favorita l’identificazione.

“Con un pianeta enorme su un’orbita di separazione super ampia e con una stella centrale molto fredda, COCONUTS-2 rappresenta un sistema planetario molto diverso dal nostro sistema solare”, ha spiegato Zhang che così ha coronato con successo lo studio portato avanti nel corso del suo dottorato di ricerca. Lo scopo era trovare compagni lontani intorno a stelle vicine di qualsiasi tipo.

Coconuts-2b è il secondo esopianeta più freddo trovato sinora. Con una temperatura di soli 160°C, è stato ripreso direttamente grazie alla radiazione emessa dal suo stesso calore residuo e rivelato nella regione infrarossa dello spettro elettromagnetico. Ciononostante, se fosse stato molto più vicino alla sua stella madre, i sensori sarebbero stati accecati dalla luce di quest’ultima.

Il sistema Coconuts-2 così come appare nel sondaggio WISE All-Sky. La separazione apparente è di circa 10 arcmin!

Per via dell’insolita separazione, l’esopianeta era sto rilevato già nel 2011 nelle immagini del telescopio spaziale Wide-field Infrared Survey Explorer (WISE) ma ritenuto un oggetto errante non legato ad alcuna stella. Il gruppo di ricerca ha invece dimostrato che l’oggetto è in orbita molto larga intorno a una debolissima e giovane stella di circa un terzo la massa del nostro Sole. Coconuts-2b è talmente separato che quella stella appare nel suo cielo soltanto come un punto rossastro più brillante della media, in grado di illuminare debolmente le sue nubi sommitali in quella che è sostanzialmente una notte perenne.

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Informazioni su Giuseppe Donatiello 354 Articoli
Nato nel 1967, astrofilo da sempre. Interessato a tutti gli aspetti dell'astronomia, ha maturato una predilezione per il deep-sky, in particolare verso i temi riguardanti il Gruppo Locale e l'Universo Locale. Partecipa allo studio dei flussi stellari in galassie simili alla Via Lattea mediante tecniche di deep-imaging. Ha scoperto sei galassie nane vicine: Donatiello I (2016), Donatiello II, III e IV nel sistema di NGC 253 (2020), Pisces VII (2020) e Pegasus V (2021) nel sistema di M31. Astrofotografo e autore di centinaia di articoli, alcuni con revisione paritaria.