Premio Enrico Fermi 2021: vince il colore rosa

Il prestigioso riconoscimento a due scienziate italiane, Elena Aprile e Patrizia Caraveo

Patrizia Caraveo

Il prestigioso “Premio Enrico Fermi 2021” assegnato annualmente dalla Società Italiana di Fisica (SiF) a uno o più esperti che si sono particolarmente distinti nel campo della fisica è andato anche a un pezzetto di Cosmo. A vincerlo ex-equo due illustri scienziate italiane: Elena Aprile della Columbia University di New York e Patrizia Caraveo, dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf) nonché, oltre a molte altre afferenze, collaboratrice fin dal primo numero della nostra rivista. La motivazione cita gli “importantissimi contributi delle due scienziate all’osservazione dell’Universo attraverso grandezze e tecniche diverse”.

Elena Aprile si occupa principalmente dei metodi di rilevazione delle misteriose particelle che compongono la materia oscura, in particolare quelli che utilizzano lo xenon liquido all’interno degli scintillatori. Il suo campo d’azione è quindi quello delle astroparticelle.

Elena Aprile

Patrizia Caraveo, ben conosciuta dai nostri lettori per i suoi articoli al contempo brillanti e rigorosi, si occupa invece di astrofisica delle alte energie ed è famosa a livello internazionale, oltre che per le sue collaborazioni a svariate missioni quali Agile, Fermi e Swift (queste ultime della Nasa), anche per l’identificazione di Geminga, una sorgente gamma che si è rivelata essere una stella di neutroni particolarmente silenziosa nelle onde radio. Oggi Geminga è considerata la prima sorgente radio-quieta, scoperta che venne effettuata insieme al marito di Patrizia, l’astrofisico Giovanni (Nanni) Bignami.

La sorgente gamma Geminga nei raggi X (Chandra) e nell’infarosso (Spitzer)

Alle due vincitrici i complimenti vivissimi della redazione. E complimenti anche a chi le ha premiate dato che non è così frequente che i premi scientifici vengano assegnati tutti al femminile.

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