Una opportunità per l’Italia: un nostro astronauta sulla Luna

Lo spazio è sempre di più un settore strategico in cui convergono l’avanguardia scientifica, lo stato dell’arte tecnologico e l’approccio di programmi ereditato dalla rivoluzione digitale. La firma di un Memorandum of Understanding (Mou) tra la Cina e la Russia per la creazione di una base scientifica lunare ha anche iniziato una nuova corsa verso la Luna. È in questo contesto che l’amministrazione Biden ha approvato il budget Nasa per il 2022 per un totale di 24,8 miliardi di dollari con un aumento del 6.6 % rispetto al 2020. L’incremento è distribuito all’interno della Nasa senza che nessuna direzione raccolga un aumento particolare.

Il programma Artemis, così come concepito dall’amministrazione Trump, continuerà quasi invariato nel primo anno dell’amministrazione Biden. Il sistema di atterraggio umano sulla Luna è la maggiore differenza programmatica, avendo la Nasa deciso su un unico fornitore, SpaceX, anche se questa decisione è contestata da Blue Origin. Internazionalmente, l‘Agenzia Spaziale Europea (Esa) ha contribuito al finanziamento della costruzione del modulo di servizio (MPCV) della capsula Orion, un veicolo spaziale con equipaggio che porterà astronauti in orbita cislunare. Undici paesi europei, tra cui l’Italia attraverso Thales Alenia Space Italia, hanno collaborato alla costruzione del modulo di servizio.

L’astronauta Esa, Luca Parmitano, già Comandante della Iss non ha mai nascosto l’ambizione di prendere parte all’imminente avventura lunare

In questo senso, da un lato le relazioni europee sono state determinanti per svolgere, come Italia, un ruolo di leader a livello europeo, ma assumono un ruolo centrale le relazioni bilaterali con gli Stati Uniti, considerando che il mondo spaziale americano è oggi ancora una volta il principale protagonista e si manifesta come il principale artefice di tale profonda evoluzione nel modo di concepire e realizzare le attività spaziali.

La comunità internazionale si prepara a inaugurare la nuova era di attività sulla Luna con le missioni Artemis 1, 2 e 3. Il razzo, SLS (lo Space Launch System), e la capsula, Orion, sono ormai pronti al primo lancio dimostrativo senza equipaggio di Artemis 1 previsto alla fine del 2021. Secondo il programma concepito dall’amministrazione Trump, subito dopo (fine 2023), la missione Artemis 2 porterà quattro astronauti in orbita cislunare. Farà poi seguito (2024) la missione Artemis 3 che invece è prevista atterrare sulla superficie lunare. L’equipaggio è programmato sia di quattro astronauti. È opinione diffusa che Artemis 2 e 3 potrebbero subire ritardi di uno o due anni.

Stante l’investimento fatto, Esa ha il diritto di avere un astronauta come parte dell’equipaggio di Artemis 2 e Artemis 3. In effetti, la presenza di un astronauta a bordo giustifica l’investimento che altrimenti sarebbe non comprensibile. La partecipazione di astronauti europei alla missione Artemis 3 assume un significato particolare. Un astronauta europeo sulla Luna avrebbe l’effetto di stimolare l’immaginazione della popolazione, soprattutto delle giovani generazioni che vedrebbero prospettive di lavoro in un campo destinato a crescere sempre di più nel tempo.  Inoltre, sottolineerebbe l’impegno europeo alle attività umane sul suolo lunare, con aumento di possibilità di business per le imprese italiane sia aerospaziali sia non spazio.

È importante rimarcare la necessità per l’Europa e per l’Italia di concordare rapidamente con Nasa la possibilità di avere astronauti a bordo di entrambe le missioni (Artemis 2 e 3). L’Italia è in prima fila avendo contribuito alla costruzione del modulo di servizio della capsula Orion, avendo sottoscritto gli Accordi Artemis e avendo candidati estremamente qualificati per queste missioni. È un’occasione che non possiamo lasciarci sfuggire. Dobbiamo fare squadra – governo, Agenzia Spaziale Italiana, industria, e accademia – per assicurarci un posto in queste storiche missioni.

Samantha Cristoforetti, pronta a tornare sulla Iss nell’aprile del 2022 con il ruolo di Comandante è l’altra candidata italiana per una missione lunare

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