A caccia di segnali extraterrestri

C’È TEMPO FINO AL 22 LUGLIO PER ISCRIVERSI AL PROGETTO BREAKTHROUGH LISTEN

Con il miglioramento della tecnologia, stiamo trovando modi nuovi e sempre più potenti per cercare risposte a una antica domanda: siamo soli nell’Universo?

Il team Breakthrough Listen dell’Università della California sta impiegando i telescopi più potenti del mondo per scansionare milioni di stelle, alla ricerca di segni artificiali prodotti da tecnologie aliene. Ora Kaggle – una comunità online di professionisti del machine learning, consociata di Google Llc – ha deciso di aiutare il team di ricercatori a interpretare i segnali raccolti da questi telescopi.

Il progetto Breakthrough Listen fa parte del Search for ExtraTerrestrial Intelligence (Seti) e utilizza per le ricerche la più grande parabola orientabile del pianeta, quella del Green Bank Telescope (Gbt) da 100 metri di diametro.

Kaggle ha ideato una competizione nella quale viene chiesto ai partecipanti di identificare i segnali anomali nelle scansioni dei target di Breakthrough Listen, allo scopo di individuare specifici algoritmi di riconoscimento dei segnali extraterrestri. Poiché non ci sono esempi confermati di segnali alieni da utilizzare per addestrare algoritmi di apprendimento automatico, il team ha incluso alcuni segnali simulati (chiamati “aghi”) nel “pagliaio” di dati del telescopio, identificandone alcuni in modo che possano essere usati per addestrare il modello a trovarne altri.

C’è tempo fino al 22 luglio per iscriversi (da soli o in team, a questo sito) e fino al 29 luglio per proporre un algoritmo. Quello che riuscirà a identificare il maggior numero di “aghi” vincerà un premio in denaro e soprattutto potrebbe avere l’opportunità di rispondere a una delle più grandi domande della scienza.

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Direttore editoriale di Cosmo