New Horizons a 50 unità astronomiche dal Sole

È il quinto veicolo spaziale a raggiungere tale traguardo

Il 17 aprile scorso alle 12:42 UTC, New Horizons ha raggiunto la distanza di 50 unità astronomiche (UA), vale a dire 50 volte la distanza Terra-Sole ed è la quinta sonda a superare tale limite dopo i Pioneers 10 e 11 e le Voyager 1 e 2. A circa 7,5 miliardi di chilometri dal Sole, i suoi segnali radio che viaggiano alla velocità della luce, impiegano circa 7 ore per raggiungere la Terra.

Per celebrare questo raro traguardo spaziale, New Horizons il 25 dicembre 2020 ha fotografato il campo stellare in cui è presente la sonda Voyager 1.  Mai prima d’ora un veicolo spaziale nella Fascia di Kuiper aveva fotografato la posizione di un altro veicolo spaziale ancora più distante, ora nello spazio interstellare. Chiaramente, per via dell’estrema debolezza, New Horizons non ha ripreso direttamente Voyager 1 ma giusto la sua posizione precisa, sebbene sia ben nota per via del tracciamento radio delle antenne NASA.

Lanciata il 19 gennaio 2006 alla velocità di 58.500 Km/h, New Horizons ha ricevuto un gravity assist da parte di Giove nel febbraio 2007 che gli ha fornito un’ulteriore spinta per raggiungere Plutone nel luglio 2015, per poi puntare verso il TNO  Arrokoth, primo oggetto di tale tipo a essere sorvolato il giorno di Capodanno 2019.

Durante il suo viaggio, la sonda è stata ed è la più veloce mai inviata nello spazio e non ha ancora terminato il suo compito. Tra un sorvolo e il seguente ha trasmesso i dati raccolti e ora il team di controllo sta valutando la possibilità di dirigerla verso un nuovo oggetto lontano nella Fascia di Kuiper.

Nel frattempo il veicolo è tenuto in allenamento con compiti ben diversi da quelli per cui è stato costruito. Con il suo piccolo telescopio a bordo con camera CCD, utilizzato per riprendere le spettacolari immagini del sistema di Plutone e Arrokoth, la sonda può fare anche osservazioni astronomiche molto interessanti da una posizione unica. Da 50 UA, le stelle più vicine assumono posizioni diverse rispetto a quelle di sfondo per via dell’effetto di parallasse esibito, più di quanto si possa fare dall’orbita annuale della Terra e può essere usata per importanti ricerche.

Intanto godiamoci questa nuova immagine, forse lontana da certi canoni di spettacolarità ma molto evocativa. Sembra quasi che New Horizons abbia intenzione di raggiungere la sua nobile antenata… Voyager 1 dista più di 152 UA dal Sole, cioè 22,9 miliardi di km, e al momento dello scatto era quasi 3 miliardi di km più vicina. Il veicolo ha ancora propellente per eseguire operazioni di aggiustamento rotta e ha energia sufficiente per essere operativa per almeno 20 anni ancora. Raggiungerà il confine con lo spazio interstellare intorno al 2040.

Crediti: NASA/Johns Hopkins APL/Southwest Research Institute

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Informazioni su Giuseppe Donatiello 353 Articoli
Nato nel 1967, astrofilo da sempre. Interessato a tutti gli aspetti dell'astronomia, ha maturato una predilezione per il deep-sky, in particolare verso i temi riguardanti il Gruppo Locale e l'Universo Locale. Partecipa allo studio dei flussi stellari in galassie simili alla Via Lattea mediante tecniche di deep-imaging. Ha scoperto sei galassie nane vicine: Donatiello I (2016), Donatiello II, III e IV nel sistema di NGC 253 (2020), Pisces VII (2020) e Pegasus V (2021) nel sistema di M31. Astrofotografo e autore di centinaia di articoli, alcuni con revisione paritaria.