
Oggi alle 15:00 italiane il prototipo Starship Sn11 è stato lanciato in una situazione mai vista nei precedenti test: una nebbia estremamente fitta impediva la visione del test persino dalle telecamere della stessa SpaceX.
Tuttavia i tecnici hanno deciso di procedere lo stesso con il lancio e anche l’epilogo del test è stato originale.
Dopo che Sn11 ha raggiunto i 10 km di altezza e completato positivamente lo spegnimento di tutti i motori come tutti i prototipi precedenti, la navetta ha iniziato la discesa in posizione orizzontale, finché, a 5:49 minuti dall’inizio del volo, il collegamento con le telecamere di bordo è stato perso.
Dopodiché uno strano boato, seguito da tanti piccoli schianti. Dalle prime ricostruzioni, sembrerebbe che Sn11 sia esplosa a mezz’aria, a circa 500 metri dal suolo, poco dopo la riaccensione dei motori per la manovra di riposizionamento verticale.
Sappiamo per certo che almeno un motore si è riacceso, mentre gli altri due hanno avuto un problema di pressione, ma la causa dell’esplosione è ancora ignota.
Probabilmente sarà possibile scoprire di più dalla telemetria e dai dati registrati da SpaceX negli ultimi momenti di vita di Sn11, ma anche della pioggia di detriti caduta sulla base di Boca Chica e che ha persino colpito una telecamera remota.Elon Musk ha, come suo solito, ironizzato sulla faccenda con un tweet che recita: “Almeno il cratere è nel posto giusto”.
Forse un’indicazione che i detriti non hanno fatto molto danni, ma appena la nebbia si sarà diradata, i resti di Sn11 verranno analizzati e ripuliti per far spazio a Sn15 sulla piattaforma di lancio.
I prototipi da 12 a 14 sono infatti stati abbandonati per implementare alcune migliorie importanti, ma ancora sconosciute.