L’Arabia Saudita sulla stazione spaziale cinese

Un'accordo importante in ottica futura

arabia e cina

L’Arabia Saudita e la Cina hanno firmato un accordo per una missione scientifica nel 2022 a bordo della nuova stazione spaziale cinese, il cui primo modulo sarà lanciato nei prossimi mesi.

La missione scientifica andrà a studiare gli effetti dei raggi cosmici su un nuovo tipo di pannelli fotovoltaici ad alta efficienza creati in Arabia Saudita. Le nuove celle solari verranno esposte all’esterno della stazione spaziale cinese per poi essere analizzate. Con questa missione l’Arabia Saudita punta a migliorare la resa e resistenza dei propri pannelli solari nell’ostile ambiente spaziale.


Il progetto per lo studio delle celle solari saudite chiamato “Development of Multi-juction GaAs Solar Cells for Space Applications” era approdato sulle scrivanie della China Manned Space Agency (Cmsa) già nel 2018, nell’ambito di una proposta di collaborazione scientifica aperta a tutti gli stati membri dell’Onu.

La Cmsa aveva infatti collaborato con l’Unoosa (United Nations Office for Outer Space Affairs) per estendere il suo invito di collaborazione e per poi selezionare 9 progetti fra le decine di missioni scientifiche pacifiche proposte.L’esperimento proposto dal National Center for Nanotechnology and Advanced Materials e dal King Abdulaziz City for Science and Technology (entrambi dell’Arabia Saudita) ha superato le selezioni ed è appena stato ufficializzato da Abdulaziz bin Mohammed Al Al-Sheikh, CEO della commissione spaziale saudita.


Questa collaborazione viene ufficializzata in un momento critico per la spartizione dello spazio. Specialmente in un decennio che vede il ritorno alla Luna come la corsa a staffetta che contrappone due team, quello di Artemis e quello della collaborazione cino-russa.

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