Nel lancio di oggi 14 marzo, la compagnia dell’imprenditore sudafricano Elon Musk ha abbattuto un nuovo primato, arrivando a un passo dall’obiettivo dei 10 riutilizzi per booster.
Obiettivo però già evoluto nelle ambientazioni del fondatore dell’agenzia spaziale privata, che alla vigilia del lancio dichiarava su Twitter che, con l’appropriata manutenzione, il Falcon 9 potrebbe volare anche 100 volte.
Alle spesso seriose dichiarazioni di Musk si è unita anche quella del senior advisor ed ex vicepresidente Hans Koenigsmann, che, seguendo la stessa linea di pensiero, ha svincolato il pensionamento dei booster SpaceX dal decimo volo. In fondo, dichiara Koenigsmann, il 10 non è un numero magico.
In questo primo nono viaggio del Falcon 9 l’intero payload era marchiato Starlink: altri 60 satelliti per la rete di comunicazione Internet ad alta velocità che proprio in questo periodo, con ben tre lanci dedicati negli ultimi 10 giorni, sta vedendo i primi utilizzi in beta.
Il booster che oggi ha stabilito il nuovo record è il B1051. Ha volato altre 8 volte negli ultimi 2 anni e oggi, dopo essersi sollevato dal suolo della Florida alle 11 italiane, aver recapitato il secondo stadio e i 60 satelliti nello spazio, è atterrato sulla nave drone “Of course I still love you” nell’Oceano Atlantico. Potrà quindi essere usato per un decimo lancio.
E chissà, con l’appropriata manutenzione, per quanti altri.