UNA CONDRITE CARBONACEA TARGATA UK

Una meteorite di circa 300 grammi è stata recuperata all'inizio di marzo nel vialetto di una casa nel Gloucestershire (Regno Unito).

Un frammento della meteorite recuperata (credit: Museo di Storia Naturale di Londra)

La notte del 28 febbraio, poco prima delle 22, nel sud-ovest dell’Inghilterra, una palla di fuoco ha attraversato il cielo notturno. Della durata di circa sei secondi, il lampo luminoso è stato segnalato da centinaia di persone mentre veniva registrato da numerose videocamere stradali, dash cam per auto e ripreso dalla UK Fireball Alliance (UKFAII), una collaborazione tra le sei reti di telecamere per l’osservazione di meteore e bolidi dislocate in tutto il Regno Unito. Anche le tre camere (Cardiff, Manchester e Honiton) collegate a FRIPON, il network internazionale di cui è partner anche la rete italiana Prisma, hanno registrato il fenomeno. I numerosi dati degli avvistamenti hanno permesso di circoscrivere l’area di caduta della meteorite a circa 400 metri.

La traccia della meteora, osservata da centinaia di testimoni, che ha solcato il cielo del Regno Unito la sera di domenica 28 febbraio (UK Fireball Alliance).

Un ritrovamento rarissimo e “freschissimo”

I frammenti di questa meteorite, molto scura e del peso di poco meno di 300 grammi, sono stati poi recuperati lunedì mattina, quindi a circa 12 ore dalla caduta, in un giardino domestico nella città di Winchcombe, nel Gloucestershire, e portati al Museo di Storia Naturale di Londra per essere analizzati e studiati. È probabile quindi che alla meteorite verrà assegnato il nome ufficiale della località del ritrovamento (“Winchcombe”), come è tradizione nel caso del rinvenimento al suolo delle meteoriti.

Ciò che rende ancora più speciale l’accaduto è che dalle prime analisi sembra che si tratti di una condrite carbonacea, un tipo molto raro e prezioso in quanto queste rocce cosmiche sono costituite da una miscela di minerali e composti organici primordiali risalenti alle prime fasi di formazione del Sistema Solare, inclusi i mattoni della vita: gli amminoacidi.

Ad esempio, all’interno delle condriti carbonacee più note, Allende e Murchison, sono stati rinvenuti, oltre a numerosi composti organici complessi, anche degli amminoacidi. Ciò rende questo tipo di meteoriti i materiali più primitivi e incontaminati del Sistema Solare e possono fornire informazioni uniche su alcuni composti che sono stati alla base dello sviluppo di forme biologiche sul nostro pianeta.

Sara Russell, una ricercatrice del Museo di Storia Naturale londinese, che studia le meteoriti, ha affermato che “Ci sono circa 65.000 meteoriti conosciute in tutto il mondo, e di queste solo 51 sono condriti carbonacee… È quasi sbalorditivo, perché stiamo lavorando alle missioni spaziali come Hayabusa2 e OSIRIS-Rex che sono andate a prelevare campioni dagli asteroidi nello spazio e questa roccia sembra essere esattamente come il materiale che hanno raccolto le due sonde”.

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