Ecco come diventare astronauti Esa

Appena rivelati i dettagli sul bando per diventare astronauti europei.

astronauti esa

Il primo bando per astronauti Esa degli ultimi 11 anni punta sull’inclusività. Non solo di genere. Oltre all’intenzione di far aumentare le candidaturedature delle ragazze europee, c’è la novità assoluta del Para-Astronaut Project: uno studio di fattibilità per coinvolgere nell’esplorazione spaziale persone con disabilità agli arti inferiori.

Secondo una dichiarazione dell’astronauta Luca Parmitano, è addirittura possibile che l’astronauta perfetto sia quello senza arti inferiori. E infatti nel bando viene specificato che si può candidare come para-astronauta chi ha arti inferiori di grandezza inferiore alla media, chi ha un’altezza minore di 130 cm, o chi non possiede uno o due piedi.

Tuttavia, trattandosi di un programma pionieristico, la persona disabile selezionata non sarà spedita subito nello spazio, ma intraprende un percorso per aiutare l’Esa a studiare la fattibilità del progetto e gli eventuali cambiamenti da apportare a tute e macchinari.


Dal 31 Marzo sarà possibile registrarsi sul sito dell’Esa, compilare il questionario, inoltrare curriculum e lettera di motivazione, entrambi in inglese. La conoscenza dell’inglese è infatti un requisito fondamentale, ma i futuri astronauti e astronaute dovranno soprattutto parlare la lingua della scienza.

E’ infatti richiesta una laurea di secondo livello e tre anni di esperienza in una delle seguenti materie: Scienze naturali, Medicina, Computer science, Ingegneria e Matematica. Non serve però essere piloti, ma bisogna inoltrare un certificato medico che dimostri l’idoneità a diventarlo.

Per quanto riguarda le soft skill è invece fondamentale la capacità di lavorare in un ambiente multiculturale e la flessibilità. Quello dell’astronauta è infatti un lavoro che comporta molti viaggi, non solo spaziali. Come ha ricordato Luca Parmitano, solo il 5-10% del lavoro è nello spazio, il resto è a Terra.

Il primo anno, ad esempio, sarà una lunga sessione di addestramento a Colonia, Germania. Ma oltre alla preparazione al viaggio spaziale gli astronauti fanno da istruttori alle nuove generazioni. Sono inoltre comunicatori e lavorano per migliorare le interfacce che verranno poi utilizzate in orbita.

La competizione sarà senza dubbio alle stelle (l’ultimo bando ha visto 8420 candidati idonei), ma la posta in gioco è alta e le selezioni minuziose.

I vincitori del bando non saranno annunciati prima di ottobre 2022. Anche per questo il comandante Parmitano ha consigliato di armarsi di molta pazienza.

Una caratteristica che va a braccetto con un altro requisito fondamentale: la capacità di gestire gli imprevisti e saper prendere decisioni razionali sotto pressione. Insomma, niente panico.

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