Starship SN9, passo indietro?

Il volo da 10 km di Sn9 si è concluso con lo schianto al suolo del razzo SpaceX. Una performance peggiore di Sn8.

sn9

Dopo diversi ritardi, gli ultimi dei quali dovuti a problemi con il rilascio dei permessi di volo da parte della Federal Aviation Administration, il prototipo Sn9 è stato finalmente lanciato.

Come per il suo predecessore, l’ascesa si è svolta senza problemi. Tuttavia, dopo lo spegnimento dell’ultimo motore Raptor e la successiva discesa controllata, il prototipo di Starship avrebbe dovuto utilizzare due motori per riguadagnare la posizione verticale.

Questa spettacolare manovra, eseguita per la prima volta da Sn8, non ha funzionato come programmato e Sn9 ha scodato nella direzione opposta per poi inevitabilmente impattare sul sito di atterraggio.Secondo le prime indiscrezioni, uno dei due motori riaccesi per eseguire la manovra si è subito rispento.

Tuttavia non è ancora dato sapere se questo problema sia stato causato da un malfunzionamento del motore stesso o da un problema di pressione del carburante analogo a quello che ha causato lo schianto di Sn8.

Inoltre, dalle immagini video diffuse in diretta sul canale Youtube di SpaceX, è possibile notare almeno due oggetti scintillanti staccarsi dalla base del razzo durante la manovra incriminata.

Difficilmente però si tratta di pezzi di motore in quanto la velocità di caduta sembra suggerire si tratti di oggetti poco compatti, in grado di essere rallentati dall’aria.


Si tratta quindi di un fallimento? Secondo la linea di pensiero che ha permesso a SpaceX di creare i razzi Falcon 9, Falcon Heavy e la navicella Dragon, no. O almeno, non nel suo senso comune.

Ovviamente Elon Musk e colleghi sarebbe stati più contenti di assistere a un atterraggio perfetto al secondo tentativo, ma il test di ieri raddoppia di dati di volo a disposizione. La telemetria di Sn9 ha infatti fornito una verifica dell’affidabilità dei flap e nuove essenziali informazioni sul comportamento dei motori.

Inoltre, Sn10 è già pronto sulla rampa di lancio e aspetta solo l’innesto dei motori e l’approvazione della FAA per eseguire un nuovo test denso di dati ed emozioni.D’altronde, il motto di SpaceX è “Qui il fallimento è un’opzione. Se non fallisci significa che non stai innovando abbastanza”.

E un razzo interplanetario che è anche una navicella spaziale capace di atterrare a prescindere dalla presenza di atmosfera sarebbe una gran bella innovazione.

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