Successo New Shepard, Blue Origin esulta

I voli con equipaggio sono molto vicini

New Shepard

Ieri sera in Texas il 14esimo lancio suborbitale del razzo New Shepard portava per la prima volta nello spazio la versione definitiva della capsula per viaggi turistici targata Blue Origin.

A test concluso il fondatore di Blue Origin Jeff Bezos (uomo più ricco del mondo fino a pochi giorni fa, quando è stato spodestato da Elon Musk) ha dichiarato che i voli con equipaggio sono molto vicini.


Il volo di collaudo è avvenuto senza intoppi, portando il razzo New Shepard ad un’altezza di 106.9 kilometri, non sufficiente per l’inserimento in orbita, ma abbastanza lontano dalla superficie terrestre (più di 100 km) per essere tecnicamente nello spazio.

7 minuti e 23 secondi dalla partenza il New Shepard è atterrato con successo e sarà quindi riutilizzabile per i prossimi lanci. La New Shepard Crew Capsule è invece ritornata a terra grazie ai suoi 3 paracaduti. Nei sui 15 m³ di volume interno trovano spazio 6 sedili, ma in questo volo solo uno era occupato: nella capsula sedeva infatti Mannequin Skywalker, il manichino da crash test che ha già volato in precedenti versioni della capsula.


Nei futuri viaggi i turisti spaziali potranno godere del panorama e di 3 o 4 minuti di microgravità mentre la capsula raggiunge l’apogeo e comincia il suo rientro. Fra le novità introdotte fa questa capsula c’è un sistema di comunicazione fra ogni sedile e il centro di comando, ma nessuno a bordo avrà controllo diretto sul lancio o sulla traiettoria.


Mentre la capsula suborbitale del New Shepard viene testata, la Blue Origin sta gareggiando con altri privati per fornire alla Nasa una capsula che consenta agli astronauti Artemis di scendere sulla superficie lunare. Inoltre prosegue lo sviluppo di New Glenn, un razzo riutilizzabile per voli orbitali.

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