AstroSamantha nello spazio nel 2022

All’inizio del 2022 vedremo Samantha Cristoforetti volare di nuovo”, queste le parole del presidente dell’Agenzia spaziale italiana, Giorgio Saccoccia.

Ieri, durante una conferenza online, il numero uno dell’Asi ha infatti dichiarato che, come previsto dagli accordi di Siviglia 2019, ci sarà un secondo soggiorno sulla Stazione spaziale internazionale per la prima italiana andata oltre l’atmosfera. Cristoforetti, ex capitano dell’Aeronautica militare – lasciata ufficialmente lo scorso 2 gennaio – e membro del corpo astronautico dell’Agenzia spaziale europea, aveva già raggiunto la Iss nel 2014, con la missione Futura.

Questa volta, però, il suo volo spaziale potrebbe non avvenire a bordo di una navicella Soyuz, ma di una Crew Dragon o di  una CST-100 Starliner, di Boeing, il cui primo volo con equipaggio è previsto il prossimo giugno.

Samantha Cristoforetti poco prima della sua partenza verso la Iss, il 23 novembre del 2014.

Da ricordare, inoltre, che astroSamantha è attualmente rappresentante degli equipaggi Esa nel progetto Lunar Orbital Platform-Gateway. Questo secondo ingaggio a bordo della Iss dovrebbe avvenire in contemporanea con le prime missioni lunari (senza equipaggio), ma un coinvolgimento futuro nel programma Artemis non è da esludere.

“Certo si tratta di un progetto internazionale, e l’Italia è stata tra i primi paesi a firmare gli Artemis Accords – ha commentato a tal proposito Saccoccia – intendiamo proseguire come un partner di primaria importanza sia attraverso l’Esa sia in bilaterale con gli Stati Uniti e gli altri partner.

Questo è stato lo schema che ci ha consentito di avere opportunità importanti per i nostri astronauti sulla Stazione spaziale internazionale e proseguendo con questo schema è facile pensare che qualcosa di simile avverrà per il programma lunare, in orbita intorno alla Luna o sul terreno lunare; è presto ora per dirlo.

É chiaro che le opportunità per gli astronauti sono un importantissimo complemento dei ritorni della partecipazione a un programma così importante. Sono certo che un giorno, spero non troppo in là, avremo anche delle possibilità per i nostri astronauti”. 

Del contenuto degli Artemis Accords ha peraltro parlato Marco Ferrazzani, responsabile del Dipartimento servizi legali dell’Esa nella puntata di Forbes Space Economy, che puoi vedere qui.

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