Risolto il mistero dei lampi cosmici di onde radio

SONO ORIGINATI DALLE MAGNETAR, LE POTENTI PULSAR MAGNETICHE

I Fast Radio Bursts (Frb) sono brevissimi e intensissimi lampi di emissione radio che hanno rappresentato una sfida per la comunità astronomica per 13 anni, fin da quando sono stati rivelati per caso nel corso dell’analisi dei dati d’archivio raccolti dal radiotelescopio Parkes, in Australia.

Da allora, sono entrati in funzione nuovi radiotelescopi e le tecniche di ricerca si sono affinate, facendo lievitare il numero di eventi, che adesso superano quota cento, con una buona percentuale di eventi ricorrenti, i repeaters. Nonostante gli sforzi osservativi, che avevano portato a posizionare alcuni Frb in galassie, non c’era accordo sugli oggetti celesti responsabili dell’emissione, tanto che qualcuno aveva persino proposto che si trattasse di segnali artificiali prodotti da alieni.

Lo spiraglio per squarciare il mistero è venuto nell’aprile 2020, quando è stato rivelato un Frb galattico (poco disperso, quindi vicino), la cui posizione coincideva con quella di una magnetar già nota, la SGR 1935+2154 che era entrata in attività giusto in corrispondenza del segnale radio. Le magnetar sono stelle di neutroni dotate di un potentissimo campo magnetico, miliardi di volte più inteso di quello terrestre, che può innescare potenti emissione di radiazioni elettromagnetiche.

Adesso si tratta di capire se la spiegazione magnetar (in particolare il loro budget energetico) si possa estendere anche agli eventi avvenuti in altre galassie. Anche per questo, è stato raccolto un prezioso indizio, grazie all’osservazione, sempre nell’aprile 2020, di una coppia di brillanti lampi di raggi gamma provenienti con assoluta certezza da una galassia nella costellazione dello Scultore. I lampi gamma hanno tutta l’aria di essere originati da una magnetar che ha prodotto dei brillamenti giganteschi.  Un aiuto a risolvere il problema energetico dei Frb lontani.

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