Arriva la firma sul contratto che potenzierà il sistema COSMO Skymed.

uno step importante per solidificare la collaborazione tra istituzioni e industrie

cosmo skymed

Poche ore fa l’Agenzia spaziale italiana, Teledife e i rappresentati di alcune tra le più importanti aziende spaziali nazionali ed europee si sono sedute al tavolo per la firma di un importante contratto che andrà a potenziare il sistema di monitoraggio satellitare COSMO Skymed.

Un potenziamento che aggiunge due satelliti di seconda generazione ai due già presenti nel sistema, raddoppiandone le capacità.

Giorgio Saccoccia, presidente dell’Asi, ha tenuto a sottolineare come “questo accordo confermi ancora una volta la forza e la cooperazione tra istituzioni e industria italiana per lo sviluppo del settore spaziale, un settore in forte crescita in cui l’Italia occupa una posizione di primo piano”. Orgoglioso anche l’ammiraglio Giuseppe Abbamonte, direttore di Teledife; ha aggiunto che proprio “la coordinazione tra il Ministero della Difesa e l’Asi è stata fondamentale. La firma di oggi integra quella avvenuta il 16 ottobre e va a comporre un programma dal valore di 600 milioni di euro per il completamento della costellazione”.

cosmo skymed

COSMO Skymed rappresenta un punto di riferimento architetturale e tecnologico” – ha aggiunto Massimo Comparini, amministratore delegato di Thales Alenia Space Italia – “alimenta servizi e applicazioni con potenzialità scientifiche, economiche e che favoriscono il percorso del paese verso la sostenibilità. Una testimonianza chiara di come l’upstream abilita e fornisce valore a diversi settori”.

Anche Luigi Pasquali, ad di Telespazio, e Alessandro Profumo, ad di Leonardo, hanno espresso la propria soddisfazione per il raggiungimento di questi accordi, ringraziando Asi e Teledife per la collaborazione mostrata durante tutto il processo.

Pasquali ha precisato come “il sistema è già all’avanguardia ed è una costellazione ormai da 12 anni. Il completamento della seconda generazione con altri due satelliti aumenta di diverse volte la capacità”.

Capacità del sistema aumentata anche dall’utilizzo del nuovo Da Vinci 1, l’high performance computer sviluppato dai Leonardo Labs e menzionato da Profumo nel corso del suo intervento.

Un nuovo computer che consente un’analisi dei big data sempre più profonda e rapida e che utilizza sistemi di intelligenza artificiale all’avanguardia.

Gaetano Manfredi, Ministro dell’Università e Ricerca, ha concluso l’evento ricordando ancora una volta quanto sia essenziale “fare sistema tra istituzioni e industria per competere ai massimi livelli, come è nelle potenzialità dell’Italia. La sfida non è rappresentata solo dall’integrazione verticale, ma anche da quella orizzontale per lo sviluppo di nuovi servizi a partire da tecnologie abilitanti”.

Nell’articolo alcune immagini dalla diretta durante la firma dei contratti.

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