I contratti per il volo di Space Rider

L'industria italiana in prima fila nello sviluppo dello space shuttle autonomo dell'Agenzia spaziale europea

Il 9 dicembre, a Palazzo Chigi, l’Agenzia spaziale europea (Esa) ha firmato due contratti per lo sviluppo e il primo volo (nel 2023) di Space Rider, una piccola navicella automatizzata e riutilizzabile, che consentirà all’Europa di portare rapidamente 600 chilogrammi di carico utile in orbita bassa, con la possibilità di eseguire esperimenti di una durata massima di 2 mesi.

Il contratto iniziale da 167 milioni di euro è stato firmato con Thales Alenia Space (Thales 67%, Leonardo 33%) e Avio.

La prima si occuperà dello sviluppo e del testing dello shuttle, mentre la seconda del lanciatore: Vega-C.

Il secondo contratto prevede che Altec (Thales Alenia Space 63,75%, Agenzia spaziale italiana 36,25%) si occupi della gestione degli esperimenti scientifici e tecnologici, mentre Telespazio (Leonardo 67%, Thales 33%) sarà responsabile delle operazioni di controllo e di volo, nonché della gestione della rete di stazioni a terra.

“Il fatto che all’Italia sia stata riconosciuta la responsabilità della missione nel suo complesso – sviluppo del progetto, realizzazione e messa in orbita, rientro sulla terra del veicolo, il tutto gestito da un centro di controllo dedicato – conferma l’affidabilità delle capacità industriali del Paese” ha dichiarato Alessandro Profumo, CEO di Leonardo e presidente dell’Associazione europea delle industrie dell’Aerospazio Difesa e Sicurezza.

“La missione Space Rider sarà un potente acceleratore di tecnologie e capacità per il settore spazio e l’industria nazionale, e consentirà al Paese di compiere importanti passi in avanti verso una presenza più estesa e operativa dell’uomo nello spazio, già all’orizzonte per le grandi potenze spaziali”.

Alle dichiarazioni di Profumo si uniscono quelle del sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega allo spazio Riccardo Fraccaro (qui è possibile rivedere il suo intervento alla trasmissione Forbes Space Economy): “L’Italia si è fatta promotrice di questo progetto sin dall’inizio e come Governo ci siamo impegnati a promuovere il programma raccogliendo le adesioni di molti altri Paesi.

Quello di oggi è un traguardo importante, perché con Space Rider l’Europa fornisce una risposta forte e ambiziosa, all’altezza delle sfide della new space economy”.

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