LA COMETA ATLAS SOLCA I NOSTRI CIELI

in queste sere potrà essere seguita con l’ausilio di un telescopio di medie dimensioni, di circa 20 cm di diametro

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Scoperta il 27 giugno 2020 del telescopio ATLAS-2 (Asteroid Terrestrial-impact Last Alert System) installato sulla vetta del vulcano Haleakala alle isole Hawaii (USA), la cometa periodica C/2020 M3 (ATLAS) ha un periodo orbitale di 138 anni e raggiungerà il punto più vicino alla Terra il 14 novembre 2020 quando transiterà a poco più di 50 milioni di km, circa un terzo della distanza Terra-Sole.

Agli inizi del mese di ottobre la cometa ha avuto un improvviso outburst che l’ha fatta illuminare notevolmente raggiungendo e addirittura superando la previsione più ottimistica di luminosità.

Ciò non vuol dire però che vedremo la cometa a occhio nudo come una stella di prima grandezza, tutt’altro!

La Atlas rimarrà infatti invisibile all’occhio nudo umano ma in queste sere potrà essere seguita con l’ausilio di un telescopio di medie dimensioni, di circa 20 cm di diametro.

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Da cieli particolarmente bui si potrà provare l’osservazione anche con telescopi più piccoli o con un paio di binocoli anche se la cometa, che non presenta la caratteristica coda ma soltanto una chioma diffusa di colore verdastro, rimane un oggetto molto debole che si staglia a fatica dal fondo del cielo.

La magnitudine stimata attualmente è di circa 8 quindi ben al di sotto della soglia di visibilità a occhio nudo.

Chi volesse tentare l’impresa può provare a catturarla nella costellazione di Orione, dove si trova in transito in queste sere nei pressi della famosissima “cintura” del cacciatore, così come ha fatto Marina Costa dal telescopio dell’Osservatorio Astronomico del Righi la sera dell’11 novembre.

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Le notti in cui sarà più facile provare a osservarla, condizioni meteo permettendo, saranno quelle fra il 14 e il 16 novembre quando la debole cometa si troverà a passare prospetticamente molto vicino alla stella Bellatrix, la “spalla sinistra” del gigante.

In questo periodo dell’anno le stelle della costellazione di Orione sorgono verso le ore 21 pertanto non è richiesta una levataccia o una lunga attesa nel cuore della notte.

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