I tre sistemi di ammassi globulari in M85

HANNO CARATTERI DIFFERENTI E DENUNCIANO UN PASSATO DI FUSIONE GALATTICA

M85

A lungo si è pensato che i sistemi di ammassi globulari fossero figli di un unico momento di formazione nelle prime fasi di aggregazione una galassia, ma si è scoperto che questi affascinanti gruppi di stelle a simmetria sferica manifestavano età e metallicità differenti, denunciando distinti episodi di genesi.

Il modello di formazione gerarchica per le galassie maggiori può spiegare i differenti episodi di formazione, conseguenti a eventi di cattura e assorbimento di galassie minori, tuttavia il meccanismo non è ancora del tutto chiaro. Tutte le galassie manifestano i segni di cannibalismo ai danni di oggetti più piccoli, alcune in modo celato e altre in maniera manifesta, retaggio di tali eventi.

M85

Tra queste c’è Messier 85 (NGC 4382) nella Chioma di Berenice, a circa 60 milioni di anni luce. Questa spettacolare galassia esibisce un aspetto complesso, non classificabile univocamente, che comprende strutture a gusci stellari prodotti nel corso di un evento di fusione, avvenuto, secondo recenti studi, tra 7 e 4 miliardi di anni fa. 

L’enorme alone “disturbato” di M85, tuttavia, non era stato studiato in dettaglio e, nello specifico, il ricco corteo di ammassi globulari con apparente distribuzione casuale intorno al nucleo brillante dell’oggetto.

ammassi globulari

Un nuovo studio

Dello studio se n’è occupato un gruppo misto di astronomi coreani e statunitensi, guidati da Youkyung Ko del Korea Astronomy and Space Science Institute di Daejeon, che ha analizzato le zone periferiche di M85 mediante il Multiple Mirror Telescope (Mmt) in Arizona per eseguire un’indagine spettroscopica a largo campo per conoscere meglio le popolazioni stellari e le caratteristiche cinematiche degli ammassi globulari.

Il gruppo è riuscito a identificare 89 globulari, di cui è stato possibile misurare le velocità radiali e confrontarle con quella media di 696 km/s, rilevando che potevano essere ricondotte a tre distinte famiglie per distribuzione spaziale, velocità e metallicità

Tre famiglie di ammassi globulari

Le tre famiglie sono state denominate, con poca fantasia, blu (BGC), verde (GGC) e rosso (RGC). Le misure hanno rilevato una velocità radiale più elevata rispetto a quella di riferimento, tuttavia, pur avendo stimato un’età di circa 10 miliardi di anni per tutti gli ammassi globulari, il gruppo RGC ha manifestato una metallicità più elevata rispetto agli altri due. In altre parole, i GC del gruppo RGC hanno manifestato maggiori abbondanze di elementi più pesanti dell’idrogeno ed elio che, per gli astronomi, sono tutti indistintamente “metalli” prodotti nella nucleosintesi stellare.

Le differenze sono piuttosto nette, quindi i ricercatori ne hanno dedotto che le tre famiglie si siano evolute in modo differente e, probabilmente, formatisi in episodi separati.

È stato inoltre rilevato che due gruppi di ammassi globulari hanno una cinematica peculiare che non può essere spiegata dai tipici scenari di formazione di GC, perciò è probabile che siano stati ereditati da galassie andate distrutte e fagocitate, i cui fantasmi sono adesso presenti nell’alone.

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Informazioni su Giuseppe Donatiello 354 Articoli
Nato nel 1967, astrofilo da sempre. Interessato a tutti gli aspetti dell'astronomia, ha maturato una predilezione per il deep-sky, in particolare verso i temi riguardanti il Gruppo Locale e l'Universo Locale. Partecipa allo studio dei flussi stellari in galassie simili alla Via Lattea mediante tecniche di deep-imaging. Ha scoperto sei galassie nane vicine: Donatiello I (2016), Donatiello II, III e IV nel sistema di NGC 253 (2020), Pisces VII (2020) e Pegasus V (2021) nel sistema di M31. Astrofotografo e autore di centinaia di articoli, alcuni con revisione paritaria.