P120C: test di successo per il motore di Vega C e Ariane 6

Testato il motore della nuova generazione di razzi europei. prodotto dell'italiana Avio e da ArianeGroup

Ieri, mercoledì 7 ottobre, nella Guyana Francese, si è svolto il terzo test del motore a combustibile solido P120C. Giulio Ranzo, amministratore delegato di Avio, ha commentato il successo in una dichiarazione rilasciata direttamente a Cosmo: “Il risultato positivo e la mole di dati generata da questo ultimo test rappresentano la milestone su cui farà perno tutta l’industria di lancio europea per il prossimo decennio. Il nostro stabilimento a Colleferro e gli impianti in Guyana Francese stanno vivendo un periodo di veloce trasformazione e di forti investimenti in persone e tecnologie per permettere questo salto di qualità”.
Il nuovo motore P120C sarà infatti utilizzato sia nel primo stadio del lanciatore Vega C, sia negli Esr (Equipped Solid Rocket), vale a dire i booster, del nuovo lanciatore pesante Ariane 6. Secondo le configurazioni dei progettisti, Ariane 6 avrà la possibilità di essere equipaggiato da due o da quattro Esr. In quest’ultimo caso i booster a combustibile solido verranno disposti a quadrato attorno allo stadio principale, che monterà il propulsore Vulcain 2.1, una versione migliorata di quello già presente sull’Ariane 5. Con questa nuova configurazione il lanciatore pesante dell’Esa assume il nome di Ariane 64 e si prospetta più potente ed economico del suo predecessore.

Il test del P120C è durato 130 secondi, cioè il tempo di combustione in un normale impiego. Misura 3,4 metri di diametro per 13,5 di lunghezza ed è composto da due parti strutturali: la prima è il case (8,3 t), costruito da Avio in fibra di carbonio. La seconda parte è l’ugello orientabile (11 t) realizzato da ArianeGroup con diversi materiali compositi (incluso il carbon/carbon) e in grado di sopportare l’espulsione ad alta velocità dei gas a temperatura elevata (3,000°C), trasformando così l’energia del gas in energia cinetica.
Ranzo ha infine voluto “ringraziare i partner di ArianeGroup per la preziosa e leale collaborazione, nonché ovviamente l’Esa per aver messo a disposizione le risorse e le competenze fondamentali per portare avanti dei progetti industriali di così ampio respiro e che vedono collaborare tutta l’Europa nella transizione all’imminente rivoluzione nel settore dei lanciatori spaziali”.

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