Fenomeni celesti del mese di ottobre

IN ATTESA DI COSMO N. 10 (OTTOBRE), UN’ANTICIPAZIONE DEI PROSSIMI EVENTI

1 OTTOBRE: OCCULTAZIONE DI 30 PISCIUM

Un’occultazione di un certo interesse si verifica nelle prime ore del giorno 1: il nostro satellite naturale, a poche ore dal Plenilunio, illuminato al 99%, occulta la stella 30 Piscium, di magnitudine +4,4.

La scomparsa avviene dietro il lembo lunare oscuro a partire dalla 1:58 (Aosta), mentre la riapparizione da dietro il bordo illuminato dal Sole del disco lunare, ben più difficile da cogliere, si verifica tra le 2:42 (Firenze) e le 2:51 TC (Aosta).

Il fenomeno, visibile soltanto dalle regioni settentrionali della Penisola, risulta radente per una stretta fascia di territorio che attraversa Toscana, Umbria e Marche.

1 OTTOBRE: MERCURIO AL TRAMONTO

Nelle ore pomeridiane Mercurio raggiunge la massima elongazione orientale dal Sole di ben 25°,8 ed è quindi visibile subito dopo la calata del Sole in prossimità dell’orizzonte occidentale.

Nonostante l’elevata distanza angolare dall’astro del giorno, a causa della ridotta inclinazione apparente tra eclittica e orizzonte locale, il pianeta scompare sotto la linea dell’orizzonte meno di un’ora dopo il Sole ed è quindi osservabile con difficoltà tra le intense luci del crepuscolo serale.

3 OTTOBRE: SPETTACOLARE CONGIUNZIONE MATTUTINA TRA VENERE E REGOLO

Una bella configurazione celeste risulta osservabile nei primi giorni del mese nelle ore che precedono l’alba: Venere, in transito nella costellazione del Leone, avvicina e supera, il 3 ottobre, la bianco-azzurra scintilla di Regolo (Alfa Leonis), transitando soltanto 5’ a sud, un paio d’ore prima della loro levata dall’orizzonte orientale.

Il veloce movimento diretto del pianeta è rilevabile anche a distanza di un solo giorno: la mattina dopo la congiunzione, Venere si trova già 1°,4 a est della stella (figura).

2-3 OTTOBRE: CONGIUNZIONE LUNA-MARTE

Mancano una decina di giorni all’opposizione e Marte è ben osservabile dal tramonto all’alba nella costellazione dei Pesci (vedi l’articolo di W. Ferreri su Cosmo 10).

La notte tra il 2 e il 3 ottobre, due giorni dopo il plenilunio, è possibile seguire il rapido avvicinamento della Luna al Pianeta Rosso: i due corpi celesti raggiungono la congiunzione in Ascensione Retta, con Marte 1° a nord del nostro satellite naturale, poco prima della levata del Sole.

7-8 OTTOBRE: MASSIMO DELLE DRACONIDI

Al contrario di altri sciami meteorici, la cui attività si mantiene approssimativamente costante anno dopo anno, le Draconidi (o Giacobinidi, dal nome della cometa dalla quale hanno origine, la 24 P/Giacobini-Zinner) sono generalmente periodiche, con brevi ma spettacolari picchi di attività che tendono a verificarsi in prossimità dei passaggi al perielio della cometa genitrice (il cui periodo orbitale è di 6,6 anni), come avvenuto nel 1933, 1946 e più recentemente nel 2011.

Mentre l’analisi storica dello sciame indica quale periodo di massima attività per il 2020 le ore pomeridiane del giorno 8, alcuni calcoli mostrano che la Terra attraverserà, nelle prime ore del 7 ottobre, due sciami di particelle emesse dalla cometa nel 1704 e nel 1711, con un possibile aumento nel numero di meteore osservabili.

La Luna in fase gibbosa calante dovrebbe iniziare a disturbare le osservazioni solamente a notte inoltrata, lasciando libere le ore serali quando il radiante raggiunge la massima altezza sull’orizzonte.

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