Le terribili tempeste di Giove

LA SONDA JUNO HA OSSERVATO I FULMINI ASSOCIATI A GRANDINATE DI ACQUA E AMMONIACA

Uno degli strumenti a bordo di Juno, la sonda spaziale della Nasa in orbita da quattro anni intorno a Giove, ha immortalato bagliori luminosi superficiali nell’atmosfera di Giove: fulmini che accompagnano le frequenti e violente tempeste che perturbano il gigante gassoso, caratterizzando la superficie gioviana con grandi macchie rossastre.

Lo Stellar Reference Unit (Sru) è uno strumento molto sensibile e ha osservato i fulmini durante un flyby notturno di Giove. Questa scoperta cambia l’interpretazione dei fulmini nell’atmosfera gioviana, osservati già dalle missioni Voyager della Nasa nel 1979.

Le tempeste terrestri sono generate dalla dinamica di masse acquose che generano fenomeni elettrici in regioni dove l’acqua coesiste nei diversi stati (liquido, solido e gassoso). Gli scienziati davano per assodato che il fenomeno dei fulmini nell’alta atmosfera di Giove fosse analogo a quello terrestre, originandosi all’interno di nubi acquose nell’atmosfera del pianeta. Ma i flash registrati da Juno provengono dalla parte bassa dell’atmosfera gioviana, dove la temperatura è inferiore a -66°C e l’acqua non può trovarsi allo stato liquido.

La risposta sta nell’ammoniaca: lo suggerisce lo studio di un team di ricercatori francesi del Laboratoire Lagrange, in collaborazione con colleghi statunitensi. Secondo gli autori, i cristalli d’acqua interagiscono con i gas di ammoniaca che si comportano come un antigelo, trasformando il ghiaccio in acqua liquida anche alle temperature proibitive di Giove.

I cristalli di ghiaccio che sono spinti nella parte alta dell’atmosfera di Giove si fondono con i gas di ammoniaca, formando una soluzione e trasformandosi in chicchi di grandine di ammoniaca. I chicchi più pesanti precipitano fino a evaporare, così acqua e ammoniaca raggiungono anche gli strati più bassi dell’atmosfera.

La comprensione della meteorologia di Giove e degli altri pianeti giganti del Sistema Solare è fondamentale per aiutarci a capire anche il comportamento dei pianeti gassosi extrasolari, a cui si rivolge la ricerca astronomica e spaziale del futuro.

Sorvola a questo link l’atmosfera di Giove con la sonda Juno e la musica di Vangelis.

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Direttore editoriale di Cosmo