
L’Agenzia spaziale europea ha selezionato Thales Alenia Space joint venture tra Thales (67%) e Leonardo (33%), per costruire le prossime “sentinelle” del cielo, i satelliti che andranno arricchire la costellazione Copernicus, il programma spaziale di osservazione della Terra della Commissione europea e dell’Esa, che monitora costantemente il Pianeta per osservare come cambia il clima, fornire supporto nelle situazioni di emergenza e raccogliere dati utili all’economia e alla gestione del territorio. Il valore delle commesse dovrebbe ammontare, si legge nella nota diffusa dall’azienda, intorno al miliardo e 800 milioni di euro, dei quali 200 milioni come valore degli ordini nel 2020.
Il ruolo italiano
Thales Alenia Space Italia, in particolare, sarà responsabile del costruzione di due satelliti radar che saranno realizzati nei siti di Roma, L’Aquila e Gorgonzola: Cimr (Copernicus imaging mcrowave radiometer, Sentinel-11), che con un radiometro a microonde misurerà temperatura e salinità della superficie del mare e la concentrazione del ghiaccio marino. Avrà come subcontraenti OHB System e OHB Italia.
E Rose L, (Radar observing system for europe L band, Sentinel-12), altro occhio puntato sull’ambiente, che avrà a bordo un radar ad apertura sintetica (Sar) in grado di penetrare e vedere ‘sotto’ la vegetazione, neve secca e ghiaccio, strumento utile per la gestione delle foreste, per monitorare lo stato del suolo, compresa l’umidità. E per fornire servizi all’agricoltura di precisione, nella gestione delle colture, e per misurare i ghiacci marini e la neve stagionale. In questo caso il principale subcotraente sarà Airbus Defence & Space Germany.
Un’altra azienda italiana, Leonardo, è tra i principali subcontraenti (assieme a OHB System) di un altro satellite, che sarà in carico a Thales Alenia Space Francia: Chime (Copernicus hyperspectral imaging mission for the environment, Sentinel-10). Con uno spettrometro a infrarosso, Chime, aiuterà l’agricoltura di precisione e la gestione della biodiversità analizzando le caratteristiche del suolo, a completamento della mappatura di Sentinel-2.
Thales Alenia Space Francia sarà inoltre responsabile del carico utile per altre due missioni: la prima, CO2M (Sentinel-7), per misurare le emissioni di anidride carbonica, gas serra che contribuisce più degli altri, data la sua lunga permanenza in atmosfera, al riscaldamento globale. CO2M avrà OHB System come primo contraente. Mentre la responsabilità della missione Cristal (Copernicus polar ice and snow topography altimeter, Sentinel-9), sarà in capo a Airbus Defence & Space Germany. Quest’ultimo misurerà con precisione lo spessore dei ghiacci marini e la profondità della neve. Dotato di un radar e un radiometro a microonde, restituirà anche i minimi cambiamenti di spessore delle calotte polari. Informazioni che potranno essere trasformate in servizi per le attività, per esempio, nell’Artico, dove la variazioni della copertura dei mari influiscono sulla capacità di navigazione, ma sono anche speciali indicatori degli effetti del riscaldamento globale.
Copernicus diventa grande
Il programma di osservazione della Terra voluto dalla Commissione europea, assieme all’Esa, è forse il più grande sforzo a livello mondiale per il monitoraggio di come cambia il Pianeta, sia come risposta ai cambiamenti climatici, innescati proprio dalle attività ed emissioni umane, sia per fare prevenzione e programmare azioni e business grazie ai dati forniti da satelliti (ma anche al suolo) e disponibili gratuitamente sulla piattaforma online.
Sono al momento sette le “sentinelle” del programma Copernicus a vegliare su di noi. Nei prossimi anni saranno lanciati Sentinel-4, Sentinel-5 (attualmente in orbita si trova Sentinel-5P, precursore di due sonde gemelle) e Sentinel-6, che saranno tutti realizzati da Airbus defence and Space. Thales Alenia Space si è dunque assicurata un ruolo chiave in cinque satelliti delle nuove “famiglie”, Sentinel-7. 9, 10, 11 e 12, su sei tra gli “High priority candidates” previsti dall’Esa. “Vorrei ringraziare vivamente l’ESA per la fiducia accordataci con la partecipazione a ben cinque delle sei nuove missioni Copernicus, guidandone tre come azienda responsabile – afferma Hervé Derrey, Ceo di Thales Alenia Space – questi successi riflettono la capacità di Thales Alenia Space di gestire complesse missioni di osservazione della Terra in varie configurazioni, fornendo soluzioni rilevanti, sia ottiche che radar. Vorrei anche ringraziare la Commissione Europea, gli stati membri e le agenzie spaziali nazionali, in particolare Asi e Cnes, per il loro forte sostegno”.