
La stella supergigante rossa Betelgeuse (Alfa Orionis) è stata al centro della cronaca astronomica nell’ultimo anno. Il temporaneo calo luminoso che ha manifestato è soltanto l’ultimo dei fenomeni insoliti esibiti da questa enorme stella, destinata a diventare in futuro una brillante supernova.
Tra le varie anomalie, spiccano la veloce rotazione e l’alto moto proprio intrinseco con cui si sposta nello spazio, a tal punto da poter essere considerata nel ristretto gruppo delle “stelle fuggitive”. Betelgeuse si porta dietro una nube di gas e polveri prodotte da un poderoso vento stellare, così come un fronte d’urto che la precede nel suo veloce moto nello spazio.
L’ipotesi della presenza di un compagno inglobato nell’enorme atmosfera non è nuova, ma sinora non erano state trovate prove a sostegno. Adesso un team di ricercatori della Louisiana State University, guidato da Manos Chatzopoulos, ha presentato i risultati di una simulazione numerica che avvalora l’ipotesi e mostra che l’attuale comportamento della stella può essere spiegato ammettendo che essa sia il risultato della fusione tra una stella di grande massa e una compagna di taglia solare, avvenuta qualche centinaio di migliaia anni fa.