Lo spettacolare bolide mattutino di fine febbraio

HA SOLCATO L'ADRIATICO SETTENTRIONALE ED È STATO VISTO E SENTITO

Alle 09:30 TU (le 10:30 dei nostri orologi) del 28 febbraio, un brillante bolide diurno di colore bianco ha solcato il cielo italiano. Segnalazioni sono giunte alla rete Prisma da Lombardia, Veneto, Emilia Romagna, Toscana, Marche, Lazio e Campania.

Non esistono informazioni dirette dalle camere della rete Prisma, perché durante il giorno non sono attive, ma elaborando diverse osservazioni visuali italiane, croate e slovene, raccolte grazie al form di segnalazione dell’Imo (International Meteor Organization), disponibile sul sito di Prisma (www.prisma.inaf.it), si può avere una ricostruzione della traiettoria del bolide proiettata sulla superficie terrestre. Gli esperti di Prisma sottolineano però che si tratta di una soluzione molto approssimata, in quanto le osservazioni visuali non sono adatte per ottenere una buona triangolazione.

Il bolide ha percorso una traiettoria circa da sud-est a nord-ovest, correndo parallelamente alla costa adriatica orientale. L’inclinazione risulta di circa 50°. Nella parte finale della traiettoria, il bolide ha subito almeno un paio di frammentazioni, lasciando dietro di sé una nube di fumo biancastro che si è dissolta in breve tempo.

L’Unione astronomica croata ha segnalato anche effetti sonori di questo bolide. Il boom sonico è stato registrato a Zagabria alle 09:34 TU, poco dopo l’effetto visivo. Il suono è durato per diversi secondi ed è stato percepito in tutta la Croazia settentrionale. L’esplosione in quota della meteora ha prodotto delle onde d’urto che sono state registrate dai sismografi dell’agenzia meteorologica slovena e dell’Università di Zagabria. 

Il bolide è stato anche rilevato dallo spazio: i satelliti militari Usa hanno rilevato un’esplosione in atmosfera alle 09:30:34 TU alle coordinate 45,7° N, 15,1°E (recentemente corrette, inizialmente fornite con un errore che le collocava più a ovest) . Da questi dati, la quota dell’esplosione del bolide risulta di circa 34,5 km, con una velocità del meteoroide, al momento dell’esplosione, di 21,5 km/s. L’energia sviluppata risulta di circa 0,34 kt (1/50 della bomba atomica di Hiroshima), compatibile con un meteoroide roccioso di circa 1,5 metri di diametro.

Considerata le caratteristiche del fenomeno, è molto probabile che qualche frammento sia giunto al suolo. E il team di Prisma ha identificato la zona dove potrebbero essere ritrovate eventuali meteoriti: si trova fra Lubiana e Novo Mesto in Slovenia.

Nella figura, il frame di una camera car che ha ripreso casualmente il bolide da Zagabria e la mappa della traiettoria proiettata al suolo, ricavata dalle osservazioni visuali.

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