Capodanno col botto… anzi due!

Due bolidi avvistati nei cieli italiani il 1° gennaio

Il 2020 inizia all’insegna dei “fuochi d’artificio” con ben due bolidi avvistati nei cieli dell’Italia proprio il primo giorno del nuovo anno. Le meteore luminose, forse annunciatrici dello sciame delle Quadrantidi, il cui massimo è atteso nella notte fra il 3 e il 4 gennaio, hanno fatto la loro comparsa nel tardo pomeriggio del 1° gennaio, a distanza di un’ora e mezza circa una dall’altra.

Il primo bolide, avvistato alle 19:26 circa ora locale, è stato rilevato da ben otto camere della rete di rilevazione Prisma coordinata dall’Inaf (Asiago, Padova, Rovigo, Felizzano, Loiano, Cecima, Navacchio, Bedonia). Si è trattato di un bolide molto brillante localizzato nella zona tra Reggio Emilia e Mirandola, in provincia di Modena.

Il secondo bolide è comparso alle 20:51, sempre in Emilia non lontano da Bedonia e segnalato da sei camere Prisma (Asiago, Brembate di Sopra, Cecima, Alessandria, Navacchio, Bedonia).

Gli esperti di Prisma sono al lavoro per capire se a seguito di questi luminosi avvistamenti qualche frammento dei corpi originari possa essere sopravvissuto all’attraversamento dell’atmosfera e avere pertanto dato origine alla caduta di un meteorite al suolo.

Prisma (Prima Rete per la Sorveglianza sistematica di Meteore e Atmosfera – www.prisma.inaf.it) è un progetto che prevede la realizzazione di una rete italiana di camere all-sky per l’osservazione di meteore brillanti (fireball e bolidi), al fine di determinare le orbite degli oggetti che le provocano e delimitare con un buon grado di approssimazione le aree dell’eventuale caduta di frammenti per poter recuperare le meteoriti. A oggi le meteoriti note cadute sul suolo italiano sono una quarantina: Prisma si prefigge l’obiettivo di aumentare tale numero rendendo sistematica la ricerca di tali reperti a seguito dell’avvistamento di meteore molto brillanti. Al progetto partecipano osservatori professionali, amatoriali, enti di ricerca, università, istituti scolastici e anche semplici cittadini.

In figura, la lunga scia del bolide delle 19:51 TU lasciata sul sensore della camera Prisma di Bedonia. In alto a sinistra è visibile la Luna.

Iscriviti alla newsletter

Email: accetto non accetto