
Si è conclusa la campagna NameExoWorlds, con la quale l’Unione Astronomica Internazionale (Iau) ha invitato chiunque nel mondo a dare un nome a 110 pianeti extrasolari e alle loro stelle madri.
Essendo l’istituzione responsabile per l’assegnazione dei nomi ufficiali ai corpi celesti, l’Iau ha colto l’occasione del proprio 100° anniversario per offrire la possibilità a ogni nazione di dare un nome a un sistema planetario composto da un esopianeta e dalla sua stella. Una campagna a cui hanno partecipato piùdi 780mila persone in tutto il mondo, proponendo e selezionando nomi attenendosi a regole stringenti.
All’Italia era toccato in sorte il sistema planetario HD 102195 costituito da un pianeta gigante e dalla sua stella: la proposta vincente è risultata quella di Elia Ceci, 18 anni, studente dell’ultimo anno di liceo scientifico a Cupramontana, in provincia di Ancona. Ora, il pianeta potrà essere chiamato con il nome di Lete, e la stella Flegetonte. “I due nomi fanno riferimento ai fiumi e a divinità infernali, ripresi poi nella Divina Commedia di Dante”, racconta il giovane autore della proposta vincente. “Flegetonte è il fiume di fuoco scelto per la stella, in quanto, nell’immaginario comune, esse vengono assimilate a grandi palle di fuoco, mentre Lete è il fiume dell’oblio composto da nebbie scelto per il pianeta in quanto ricorda la sua composizione gassosa”.
In effetti, Lete è un gigante gassoso, con una massa circa pari alla metà di quella del nostro Giove. Orbita in meno di 4 giorni attorno a una stella poco più piccola del Sole, a una distanza di circa 95 anni luce dalla Terra. È stato scoperto con il metodo delle velocità radiali, e studiato da una giovane dottoranda dell’Inaf di Torino, Gloria Guilluy, sfruttando i dati del Telescopio Nazionale Galileo.