QHY600, la full-frame da 60 MP

Lanciato il nuovo modello di punta per applicazioni scientifiche tra le ColdMOS

La nuova ammiraglia tra le astrocamere ColdMOS QHYCCD è la QHY600, equipaggiata con l’ultimo CMOS retroilluminato Sony IMX455 full-frame da 60 megapixel. Questo sensore è disponibile sia nella versione monocromatica sia a colori, con pixel da 3,76 micron, ed è dotato di un convertitore A/D nativo a 16 bit. Le qualità dei sensori retroilluminati sono molteplici e non sono più una novità tra i dispositivi destinati all’imaging astronomico, sintetizzabili in grande sensibilità unita a basso rumore.

QHY600 esibisce un solo elettrone di rumore di lettura ad alto guadagno ad alta velocità di lettura a 4 FPS. Si tratta di prestazioni desiderabili ed eccellenti quando si operi a bassi livelli di luce, oppure nel caso di esposizioni molto brevi, nell’imaging a banda stretta e più in generale in qualsiasi situazione sia richiesta una certa sensibilità per catturare fenomeni rapidi. Queste caratteristiche rendo la camera utilizzabile in molte applicazioni scientifiche che si avvantaggiano del basso rumore di buio (0,003 e/p/s a -20°C).

QHY600 è quindi un’astrocamera di classe scientifica che utilizza al meglio la tecnologia Exmor BSI CMOSe i vantaggi dell’otturatore elettrico, traducibili in elevata affidabilità e stabilità quando si riprendano migliaia di fotogrammi.

Lo specifico design, sviluppato in lunghezza, rende questa camera ottimale per essere adottata nei sistemi ottici al primo fuoco, oppure nelle recenti configurazioni veloci tipo RASA. Altrettanto notevoli sono le comunicazioni veloci che avvengono mediante connessione USB 3.0/10 Gbit.

La camera è prodotta in due versioni: “fotografica” e “professionale”. Quella professionale èpredisposta per la connessione in fibra ottica, efficace sino a distanze di circa 300 metri.

Altri dettagli sul sito: www.qhyccd.com

Iscriviti alla newsletter

Email: accetto non accetto
Informazioni su Giuseppe Donatiello 356 Articoli
Nato nel 1967, astrofilo da sempre. Interessato a tutti gli aspetti dell'astronomia, ha maturato una predilezione per il deep-sky, in particolare verso i temi riguardanti il Gruppo Locale e l'Universo Locale. Partecipa a programmi Pro-Am nello studio dei flussi stellari in galassie simili alla Via Lattea mediante tecniche di deep-imaging. Ha scoperto sei galassie nane vicine: Donatiello I (2016), Donatiello II, III e IV nel sistema di NGC 253 (2020), Pisces VII (2020) e Pegasus V (2021) nel sistema di M31. Astrofotografo e autore di centinaia di articoli, alcuni con revisione paritaria.