Le Alfa Monocerotidi pronte a dare spettacolo?

Di solito è uno sciame povero, ma per quest’anno si prevede un picco a inizio sera il prossimo 22 novembre

Avete mai assistito a una tempesta di meteore? Se non vi è mai capitato, immaginatevi la volta celeste solcata da due o anche tre meteore in ogni secondo, spesso luminose. L’ultima volta fu con le Leonidi nel novembre 2001 quando, poco prima dell’alba, per circa un quarto d’ora, dall’Italia si osservò un memorabile spettacolo pirotecnico celeste. Per la prossima tempesta c’è ancora da aspettare qualche tempo, ma quest’anno potremmo invece assistere a una copiosa pioggia di Alfa Monocerotidi, uno sciame si solito scarno, ma che in passato ha prodotto occasionali piogge molto intense, quasi alla soglia di una tempesta, come fu nel 1925 e 1935, con un tasso orario zenitale (ZHR) di oltre 1000 meteore, così come nel 1985 e 1995, quando furono registrati ZHR rispettivamente di 700 e 400 meteore. Lo ZHR indica il numero di meteore che un osservatore vedrebbe in condizioni ideali, da un sito buio e con il radiante allo zenit. Essendo condizioni ideali, nella realtà tale numero è più basso ma pur sempre rappresentativo dell’intensità di una pioggia meteorica.

Secondo Peter Jenniskens (SETI Institute e Ames Research Center della NASA) e il filnlandese Esko Lyytinen del Fireball Network, quest’anno ci sarebbero le condizioni per una copiosa pioggia con ZHR 400 per il 23 novembre, intorno alle 4:50 TU (le 5:50 in Italia). Precedentemente era stato dato come picco il pomeriggio precedente del 22 novembre. Il radiante si trova nei pressi della stella Procione. Per i due ricercatori, le condizioni di quest’anno sono molto simili a quelle del 1995.

Non si conosce la cometa genitrice di queste rapide meteore (velocità di 64 km/s) che sembrano associate a un oggetto con periodo orbitale di circa 500 anni. Il flusso è sottile, con diametro stimato di circa 55mila chilometri, e questo spiega la presenza di picchi nello ZHR, di norma essenti in sciami più dispersi. Gli astrofili di tutto il mondo sono esortati a fare osservazioni dettagliate della pioggia, anche negative: l’orario del picco e la posizione del radiante sono dati importanti per affinare le previsioni future.

Se le previsioni per quest’anno risultassero esatte, per un quarto d’ora circa, dovremmo assistere alla comparsa di decine di meteore anche nei nostri cieli che si speriamo almeno sereni.

La figura riproduce l’aspetto del cielo la sera del 22 novembre 2019 intorno alle ore 22:00. (Stellarium, G. Donatiello)

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Informazioni su Giuseppe Donatiello 354 Articoli
Nato nel 1967, astrofilo da sempre. Interessato a tutti gli aspetti dell'astronomia, ha maturato una predilezione per il deep-sky, in particolare verso i temi riguardanti il Gruppo Locale e l'Universo Locale. Partecipa allo studio dei flussi stellari in galassie simili alla Via Lattea mediante tecniche di deep-imaging. Ha scoperto sei galassie nane vicine: Donatiello I (2016), Donatiello II, III e IV nel sistema di NGC 253 (2020), Pisces VII (2020) e Pegasus V (2021) nel sistema di M31. Astrofotografo e autore di centinaia di articoli, alcuni con revisione paritaria.